I giapponesi che fanno causa (XIX)

I giapponesi che fanno causa (XIX)

42. Vestiti da coniglietta

Una signora 60enne lavora per Kanebo, società che vende cosmetici, detersivi etc. La donna non raggiunge gli obiettivi di fatturato. La direzione le dice di vestirsi da coniglietta (o da maga, secondo un’altra fonte) e presenziare così agli incontri di orientamento dei nuovi assunti.
La donna cita in giudizio la società, e ottiene in primo grado ¥220.000 (al cambio odierno, circa €1.700) come risarcimento per il danno morale.
La donna ricorre in appello all’Alta Corte di Fukuoka, perché ritiene la somma non sufficiente.
Le parti hanno trovato un accordo extra-giudiziale, per una somma che non è stata resa pubblica, scuse e promesse da parte di Kanebo che questi incidenti non si verificheranno più.

43. Genitori contro asilo

I genitori di un bambino annegato nel 2012 durante una gita con l’asilo nella provincia di Ehime, dopo aver sollecitato l’azione penale, faranno causa civile all’asilo.

(puntata precedente)

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