I giapponesi che fanno causa (XXIV)

52. E ora te lo paghi

Nel maggio 2013 il sindaco di Osaka, l’ex avvocato e personaggio televisivo Toru Hashimoto aveva rilasciato dichiarazioni sulla prostitute/schiave sessuali usate dall’esercito giapponese nella Seconda Guerra Mondiale .
Hashimoto, viste le critiche aveva annullato il biglietto aereo di un viaggio programmato da lungo negli Stati Uniti.
Un gruppo di cittadini ha citato in giudizio il sindaco poiché, nonostante le scuse, si è rifiutato di rimborsare di tasca sua i soldi che il comune di Osaka ha perso per via dell’annullamento repentino del viaggio di lavoro. La somma di cui si parla è di circa 690.000 jpy, cioè meno di 5.000 euro.
(aggiornamento: Hashimoto si è dimesso, al fine di essere rieletto)

53. Danno da sbirciatina.

Madre e figlia hanno citato in giudizio una stazione termale (onsen) perché la barriera in bambù che divideva le vasche -dove, ricordiamo, si entra svestiti- dal corridoio permetteva di sbirciare all’interno. Le donne erano state a mollo 30 minuti e temono che qualcuno le abbia viste o fotografate.
L’albergo aveva offerto uno sconto di ¥10.000 (70 euro circa) sul pernottamento, le donne hanno presentato domanda di risarcimento del danno anche psicologico per ¥2.000.000 (14.000 euro).

54. Incidenti stradali, pene e risarcimenti

La famiglia di una donna 75enne morta dopo essere stata investita da una bicicletta ha fatto causa al conducente della bicicletta, e ha prevedibilmente vinto la causa.
Interessante notare l’entità delle sanzioni per l’investitore: in sede penale 2 anni di carcere (pena sospesa per 3 anni), in sede civile è stato condannato a risarcire ¥47 milioni (€335.000 circa al cambio di questi giorni) agli eredi della vittima (Trib. Tokyo, Pres. Motoko Miki 三木素子 ).

(puntata precedente)

I giapponesi che fanno causa (XIX)

42. Vestiti da coniglietta

Una signora 60enne lavora per Kanebo, società che vende cosmetici, detersivi etc. La donna non raggiunge gli obiettivi di fatturato. La direzione le dice di vestirsi da coniglietta (o da maga, secondo un’altra fonte) e presenziare così agli incontri di orientamento dei nuovi assunti.
La donna cita in giudizio la società, e ottiene in primo grado ¥220.000 (al cambio odierno, circa €1.700) come risarcimento per il danno morale.
La donna ricorre in appello all’Alta Corte di Fukuoka, perché ritiene la somma non sufficiente.
Le parti hanno trovato un accordo extra-giudiziale, per una somma che non è stata resa pubblica, scuse e promesse da parte di Kanebo che questi incidenti non si verificheranno più.

43. Genitori contro asilo

I genitori di un bambino annegato nel 2012 durante una gita con l’asilo nella provincia di Ehime, dopo aver sollecitato l’azione penale, faranno causa civile all’asilo.

(puntata precedente)