Sfogliato da
Categoria: Traduzione giuridica

Breve nota sulla traduzione del (diritto) giapponese

Breve nota sulla traduzione del (diritto) giapponese

Un avviso davanti al parcheggio di un condominio: Le prime due righe non creano problemi: DIVIETO DI PARCHEGGIO Entrata/uscita parcheggio Il problema inizia alla terza riga. I sostantivi che compaiono nella frase sono, nell’ordine, “trasgressori ( 違反者 ihansha)”, “polizia ( 警察 keisatsu)”, e “rapporto, informazione, segnalazione ( 通報 tsuho)”. Chiude la frase il verbo “fare” します , che si lega al sostantivo che lo precede, tsuho, per dare vita al verbo “informare, avvisare, avvertire”. Per chiarezza dunque, ripetiamo: trasgressori – polizia – informare/segnalare….

Leggi tutto Leggi tutto

I-Futsu minpo hikaku ronpyo

I-Futsu minpo hikaku ronpyo

  Théophile Huc, Le code civil italien et le Code Napoléon. Études de législation comparé, tradotto in giapponese da Saburo Komyoji ( 光妙寺 三郎 ), Tokyo, 1882 (Meiji 15). Versione originale del 1868, qui.

Intervista all’Osservatorio dell’Asia Orientale

Intervista all’Osservatorio dell’Asia Orientale

Il titolare è stato intervistato nei giorni scorsi dall’Osservatorio dell’Asia Orientale su art. 9, riforme costituzionali, tensioni territoriali e qualche altro tema. L’intervista inizia così: D.: In occasione delle ultime elezioni giapponesi il Manifesto elettorale dell’LDP (Liberal Democratic Party) ha rilanciato e ufficializzato come linea di partito alcune proposte politiche proprie di Shinzo Abe e della sua passata amministrazione. Tra queste spicca l’emendamento costituzionale dell’Articolo 9 sulla “rinuncia alla guerra”. Quale futuro si prospetta e si auspica per questa modifica costituzionale? R.:…

Leggi tutto Leggi tutto

Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (XII)

Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (XII)

19 gennaio 2010 Penultimo capoverso di pag. 228, da «À vrai dire». Oggi si inizia da me. Leggo 4 righe, fino a «donataire». Ancora qualche imprecisione: «bien patrimonial» è, nonostante il bisticcio, zai- san na zai, benevolo è mushô. Il prefisso «extra-» invece l’ho centrato, in questo caso è hi-. La parola passa a Hashimoto per la seconda parte del capoverso, in cui si parla di venalità misinterpretata. Il professore: – Riguardo a ciò, mi viene in mente una cosa….

Leggi tutto Leggi tutto

Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (XI)

Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (XI)

12 gennaio 2010 Causa pausa natalizia e rientro in Italia ho perso la lezione del 22 dicembre. Il 12 gennaio siamo di nuovo in 3, perché Nakajima ha preso il «kaze». Una breve parentesi per chi si dovesse ammalare in Giappone: ai corsi di lingua giapponese mi è stato insegnato, o almeno io ho appreso che kaze significa «raffreddore». Il dizionario riporta come significato «raffreddore», e, se usato nell’accezione di infuruenza, «influenza». Nell’Arcipelago, ho sentito usare kaze in presenza di…

Leggi tutto Leggi tutto

Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (X)

Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (X)

15 dicembre 2009 Oggi si inizia da me. I primi problemi sono i più semplici: civilizzazione urbana, cioè un nome astratto indicante un processo accompagnato da un aggettivo. Di fronte a me vi sono numerose possibilità di traduzione: posso semplificare, esplicare, ricombinare il sintagma. Il professore sancisce che la traduzione è toshi bunmei. Riguardo alla «corte» che il maschio fa alla femmina, è vero che in italiano «corteggiamento» si può riferire sia a comportamenti tra umani che tra stambecchi – sia…

Leggi tutto Leggi tutto

Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (IX)

Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (IX)

8 dicembre 2009 Inizia, come al solito, Kawada. Legge il testo e presenta la sua versione. Per quanto mi riguarda, ci sono le solite delusioni terminologiche, che accetto ormai con serenità. E non potrei fare altrimenti: con chi prendersela, con la lingua giapponese? Con tutte le persone dalle quali ho appreso a parlarla? Con tutti i giapponesi passati e presenti? Con me stesso? Con gli unici dizionari che ho a disposizione? O forse il problema è proprio dentro a quell’aula?…

Leggi tutto Leggi tutto

Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (VIII)

Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (VIII)

1 dicembre 2009 Siamo tornati ad essere in 5. Inizia a tradurre Kawada, che, essendo stato l’ultimo a parlare la volta scorsa, viene preso in contropiede, e lo sentiamo un po’ titubante. Termina la sua versione ed il professore lo riprende sulle particelle: – Non è «wa», ma «ga». Mi consola constatare che anche i nativi commettono errori quando viene in questione uno dei segreti meglio custoditi della lingua giapponese, cioè i casi in cui debba essere usato «wa» –…

Leggi tutto Leggi tutto

Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (VII)

Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (VII)

24 novembre 2009 10:17, sono il primo a entrare, e l’aula, stranamente, è già aperta, nonostante non vi sia nessuno dentro. Arrivano Hashimoto e Kawada, ed il professore. Ci comunica che Nakajima oggi è assente. Oggi inizio io. La frase che mi tocca è, naturalmente, una frase che mi aveva dato non pochi grattacapi quando preparavo la mia versione: «La présence du communautaire à côté de l’individuel est particulièrement suggestive en Afrique». Il giapponese è una lingua piuttosto concreta, come…

Leggi tutto Leggi tutto