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Mese: Luglio 2014

Breve nota sulla traduzione del (diritto) giapponese

Breve nota sulla traduzione del (diritto) giapponese

Un avviso davanti al parcheggio di un condominio: Le prime due righe non creano problemi: DIVIETO DI PARCHEGGIO Entrata/uscita parcheggio Il problema inizia alla terza riga. I sostantivi che compaiono nella frase sono, nell’ordine, “trasgressori ( 違反者 ihansha)”, “polizia ( 警察 keisatsu)”, e “rapporto, informazione, segnalazione ( 通報 tsuho)”. Chiude la frase il verbo “fare” します , che si lega al sostantivo che lo precede, tsuho, per dare vita al verbo “informare, avvisare, avvertire”. Per chiarezza dunque, ripetiamo: trasgressori – polizia – informare/segnalare….

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Suggerimenti per la lettura

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1. Ulv Hanssen, “Abe looks through legal loophole for collective self-defence” Ulv Hanssen (Doctoral candidate, Freie Universitat Berlin) ha scritto un breve articolo per l’East Asia Forum in cui mostra, basandosi su fonti in giapponese e su cablogrammi desegretati nel 2008, come la famosa decisione della Corte Suprema nel caso Sunagawa (1959), in cui si decideva della costituzionalità della presenza di truppe americane sul territorio giapponese, fu pilotata da influenze extra-giuridiche. In particolare, è documentato che il Presidente della Corte Suprema…

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