Andrea Ortolani

Categoria: Persone e famiglia (Pagina 1 di 4)

4 novembre 2017: Terzo convegno AIGDC

Il 4 novembre 2017 si terrà il terzo convegno dell’Associazione Italo-Giapponese per il Diritto Comparato – 日伊比較法研究会 presso l’Università di Nagoya.

Il convegno in questa edizione “si fa in tre” e oltre alle consuete sessioni in italiano e giapponese, farà il suo esordio una sessione in inglese.
Aprirà il convegno il keynote speech di Antonello Miranda che parlerà di diritto nell’era delle migrazioni.
Seguiranno le relazioni dei soci su vari aspetti del diritto italiano e giapponese. Il tema che farà da filo conduttore del convegno sarà la riflessione sugli episodi di recezione e sulla teoria delle famiglie giuridiche riconsiderata alla luce degli esempi italiano e giapponese.
Concluderà il convegno la relazione del Presidente AIGDC, Toshiyasu Takahashi.

Ringraziamenti al prof. Giorgio Colombo per l’organizzazione logistica, e allo Studio legale Pavia e Ansaldo, ufficio di Tokyo, che sponsorizza l’iniziativa.
L’AIGDC ringrazia inoltre l’Associazione Giapponese di Storia Italiana, l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Keio, il Centro di studi sull’Italia dell’Università Waseda per il patrocinio accordato al convegno.

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Questo il programma:

Ore 9:30 Registrazione dei partecipanti
Ore 9:45 Saluti di apertura
Dai YOKOMIZO, Università di Nagoya
Andrea ORTOLANI, Università Keio, Segretario AIGDC

Ore 10:00 Keynote Speech
Antonello MIRANDA, Università di Palermo “The narrowing of legal norms, between law and limits in the age of migration and nations’ identity crisis”
Modera: Dai YOKOMIZO, Università di Nagoya

Ore 10:45 Coffee break

Ore 11:00 Sessione in inglese
Andrea ORTOLANI, Università Keio “Japan: A Civil Law Country”
Sean MCGINTY, Università di Nagoya “Executive Compensation in Japanese and Canadian Corporate law: Does Legal Origin Matter?”
Modera: Giorgio Fabio COLOMBO, Università di Nagoya

Ore 12:00 Sessione speciale bilingue (italiano-giapponese)
Martina Sayaka ANGELETTI, Mieko HOSAKA, Adriano VILLA, Studio Legale Pavia e Ansaldo, “Metodi di redazione anglo-americani nelle operazioni commerciali italo-giapponesi: valutazione pratica di un processo di triangolazione”
Modera: Giorgio Fabio COLOMBO, Università di Nagoya

Ore 12:30 Pausa pranzo

Ore 13:30 Sessione in giapponese
Seiyo KOJIMA, Università Senshu 「社会保障における給付と拠出の関連性についての日伊比較 ——「給付の自動性の原則」をめぐって」
Franco SERENA, Università Keio 「国際取引における規則の統一は可能か」
Modera: Masao KOTANI, Università Ochanomizu

Ore 14:30 Sessione in italiano
Pompeo POLITO, Sapienza Università di Roma, “L’immagine nella rete. Tra privacy e right of publicity”
Giuseppe GENNARI, Tribunale di Milano, “L’utilizzo di dati tecnico-scientifici nelle investigazioni e nel processo penale: ibridazione tra modello americano e italiano”
Modera: Takeshi MATSUDA, Università di Osaka

Ore 15:30 Coffee Break

Ore 15:50 Pierluigi DIGENNARO, JSPS Overseas Researcher, Università Meiji “Indagine sulle famiglie giuridiche: dalla struttura alla funzione”
Michela RIMINUCCI, Università di Kobe, “Il viaggio in Oriente del divieto di discriminazione indiretta nel diritto del lavoro”

Ore 16:50 Conclusioni
Toshiyasu TAKAHASHI, Università Shudo di Hiroshima

Ore 17:00 Fine dei lavori
Ore 17:15 Assemblea dei Soci
Ore 19:00 Cena sociale

Qui il programma in giapponese.

Qui le indicazioni per raggiungere il luogo dell’evento.

 

 

La mentalità giuridico-legalista dei giapponesi

Leggete questo pezzo, che descrive come alcune persone in Giappone, per la colpa di essere nate da genitori non sposati e che per una serie di motivi non hanno registrato ufficialmente la propria nascita agli uffici comunali, nel registro di famiglia, sono sostanzialmente prive di alcuni tra i diritti più elementari.
Il fatto che i loro genitori non abbiano seguito la legge fa sì che questi soggetti non possano ottenere certificati di nascita, di residenza, e di conseguenza non possano aprire un conto in banca, prendere la patente, ottenere un passaporto, con tutte le conseguenze sul piano sociale, lavorativo, etc… che si possono immaginare.
Si tratta di persone in carne ed ossa, che  sono vive e respirano, parlano, si presentano agli uffici dell’anagrafe, ma poiché mancano alcuni timbri e iscrizioni sul koseki, il registro di famiglia, è come se non esistessero. Invisibili.

Pensateci un attimo, e poi pensate a chi parla della mentalità giuridica sottosviluppata dei giapponesi. Al contrario, qui io vedo il trionfo di un tipo di legalismo burocratico, che fa della legge un idolo indiscutibile e immutabile.

Forse qualcosa si muove, oltre all’attivismo citato nell’articolo, anche nelle aule giudiziarie.
La Corte Suprema esaminerà due casi in tema di diritto di famiglia, in composizione plenaria, il 4 novembre 2015.
Il primo sulla possibilità per tutti gli individui sposati di mantenere il proprio cognome: ora questo è un privilegio che spetta solo alle coppie in cui un coniuge non è di nazionalità giapponese. Nel matrimonio tra due giapponesi infatti, uno dei due, nei fatti di solito la moglie, deve perdere il proprio cognome per acquistare quello dell’altro coniuge (art. 750 c.c. Jpn). La sua persona viene cancellata dal registro di famiglia dei genitori, andando così a finire sul nuovo registro di famiglia, cioè quello del coniuge che ha mantenuto il cognome, il capofamiglia.
Il secondo caso verte sulla disposizione del codice civile che impedisce alla donna divorziata di risposarsi prima che siano passati 6 mesi dal divorzio (art. 733 c.c. Jpn).
Le sentenze potrebbero arrivare entro l’anno.

Aggiornamenti flash

  1. Primo caso in cui la Convenzione dell’Aia sulla sottrazione internazionale di minori è stata applicata in Giappone per riportare nel Paese di residenza abituale un minore (giapponese) che era stato illecitamente portato nell’Arcipelago (dalla madre giapponese). La bambina di 5 anni è stata restituita al padre, giapponese, residente in Sri Lanka.
  2. La Corte distrettuale di Fukui ha bloccato la riaccensione dei reattori nucleari della centrale di Takahama. Qui in inglese. Sul Manifesto ne ha scritto Marco Zappa. Giova notare la composizione del collegio giudicante, sopravvissuto a un tentativo di ricusazione da parte del collegio difensivo della centrale nucleare. Il presidente Hideaki Higuchi ( 樋口 英明 ) è prossimo alla pensione dopo una carriera trascorsa in tribunali di periferia, lontana dai centri del potere; non è nuovo a giudizi che di fatto vanno contro gli interessi dei gestori delle centrali nucleari. I due giudici a latere Mayu Harajima (? 原島 麻由 ) e Yuko Miyake (? 三宅 由子 ) sono due giovani(ssime) donne, se per via di questa decisione la loro carriera subirà qualche… “rallentamento”, potranno sempre diventare avvocati.
  3. Sulla criminalità e recidività degli anziani in Giappone. “Le carceri giapponesi stanno diventando case di riposo“. Tra le voci intervistate, quella del prof. Koichi Hamai, una conoscenza dell’Associazione Italo-Giapponese per il Diritto Comparato.
  4. Il soggetto principale delle opere dell’artista Megumi Igarashi, in arte Rokudenashiko (gioco di parole, significa “bambina buona a nulla”) è il proprio organo sessuale; a ciò si accompagna un’intenso attivismo femminista. Rokudenashiko è stata rinviata a giudizio ed è comparsa in tribunale per atti osceni nei giorni scorsi; si è dichiarata non colpevole. Mossa inusuale nel processo penale giapponese, ma questo è un processo inusuale. Pare infatti un po’ paradossale che questo processo avvenga in un Paese con costumi sessuali non proprio castigati. Negli stessi giorni, a pochi chilometri dal Tribunale di Tokyo si è svolta, come ogni anno, la festa di Kanamara, ma nessun indagato a quanto pare.
  5. Il dibattito sulla pena di morte in Giappone.

Aggiornamenti flash

  1. Per la prima volta, la Corte Suprema del Giappone ha confermato la sentenza di morte comminata da un collegio misto di giudici e saiban’in.
    In totale, le sentenze di condanna a morte comminate dai giudici popolari sono finora state 21, e quattro sono diventate definitive senza che vi sia stato un intervento della Corte Suprema.
    Qui l’Economist sulla pena di morte in Giappone.
  2. Ricordate il caso degli scommettitori professionisti sui cavalli? Questo articolo un po’ vecchio riassume la contesa tra scommettitori e ufficio delle tasse.
    Il Tribunale di Osaka ha dato ragione agli scommettitori, ha dichiarato cioè che le spese sostenute per comprare i biglietti possono essere valutate come spese e dedotte dalle vincite. Si tratta però del caso in materia civile, poiché la stessa persona è stata già giudicata in primo e secondo grado per il reato di evasione fiscale: è stato dichiarato colpevole, con sospensione condizionale della pena, ma il caso pende ora di fronte alla Corte Suprema.
  3. Secondo caso (di cui si ha notizia) di applicazione della Convenzione dell’Aia sulla sottrazione internazionale di minori. Anche in questo caso, piuttosto sorprendentemente, si tratta di un minore sottratto al genitore giapponese e portato fuori dal Giappone. Il tribunale svizzero ha ordinato il ritorno del minore (8 anni) nel suo luogo di residenza abituale, il Giappone.

Aggiornamenti flash

  1. Ceneri e fanghi radioattivi che non trovano una sistemazione definitiva, nessuno li vuole vicino a casa propria, giapponesi che fanno causa per mandarli da qualche altra parte.
  2. Dopo la firma della Convenzione dell’Aia sulla sottrazione internazionale di minori, ufficiali giudiziari studiano il problema e simulano la consegna di bambini oggetto di procedimenti di famiglia.
  3. Viaggiavano per il Giappone con un proiettore nel bagagliaio, e organizzavano proiezioni del famoso cartone animato Anpanman. Senza essere però in alcun rapporto con la società che possiede i diritti. Padre (73 anni) e figlio (43) sono stati arrestati. Interessante il dettaglio su cosa ha portato al loro arresto: qualcuno li aveva visti distribuire volantini, si è insospettito e ha avvertito la polizia.

Aggiornamenti flash

  1. Il Ministero della Giustizia sta studiando regole in materia di giurisdizione delle corti nazionali in materia di diritto di famiglia, separazione e divorzio, nei casi in cui vi siano coppie di diversa nazionalità.
  2. Nel frattempo, e in collegamento con la notizia precedente, il Giappone è finalmente parte della Convenzione dell’Aia sulla sottrazione internazionale di minori. In vigore dal 1 aprile.
  3. Il calendario delle prossime attività di governo in campo economico e la lista dei progetti di legge che saranno presentati durante la prossima sessione del Parlamento. Con la solita inconfondibile grafica no comment.
    Ma il capo dell’ufficio legislativo è stato ricoverato per una malattia sconosciuta (stress da superlavoro?) e rimarrà in ospedale per un mese. Possibili ritardi dunque sulla tabella di marcia.

Aggiornamenti flash

  1. La Associazione Giapponese di Ostetricia e Ginecologia ha dichiarato che porrà termine al divieto volontario di ammettere le coppie di fatto alla fecondazione assistita. Il divieto era stato introdotto nel 1983.
    Questa è una delle conseguenze indirette della sentenza sulla quota ereditaria dei figli nati fuori dal matrimonio.
  2. Calano i crimini in Giappone. Non c’è da stupirsi: in tutte le società la maggior parte dei crimini è commessa dai giovani fino ai 30 anni. Il Giappone sta invecchiando, pertanto il semplice slittamento demografico giustifica il calo della criminalità.
    Lo so che sui giornali ci sono le storie dei vecchi senza uno yen che vanno a rubare nei konbini per farsi arrestare e passare qualche giorno in cella. Saranno anche storie vere ma non sono statisticamente rilevanti.
  3. Sulla funzione del diritto in Giappone: siccome le indagini del Ministero non sono giunte a conclusioni solide, il problema viene passato agli investigatori. Novartis sarà oggetto di indagini penali per aver forse falsificato dati relativi ai test di un farmaco.

Aggiornamenti flash

  1. Sapevate che è proibito a non-giapponesi lavorare come chef in ristoranti tradizionali giapponesi? La provincia di Kyoto in via eccezionale ha introdotto norme che permetteranno ad alcuni ristoranti di assumere un massimo di due stranieri per un periodo massimo di due anni.
    Sviluppo interessante ora che l’Unesco ha nominato la cucina giapponese come patrimonio immateriale dell’umanità.
  2. Il Parlamento giapponese, nelle pause della discussione sulla Legge sul segreto di stato, approva la riforma dell’art. 900 cc, sulla quota ereditaria spettante ai figli non legittimi.
    Non è passata invece la riforma che intendeva eliminare la necessità di specificare nella dichiarazione di nascita se il figlio è legittimo o non legittimo.
  3. Il Parlamento giapponese, nelle pause della discussione sulla Legge sul segreto di stato, approva l’estensione del termine di prescrizione per presentare richiesta di risarcimento del danno causato dal disastro nucleare di Fukushima, da 3 a 10 anni.

Primo incontro AIGDC, 16 novembre 2013

Il 16 novembre 2013 si terrà a Tokyo il primo incontro dell’Associazione Italo-Giapponese per il Diritto Comparato.
L’ingresso è libero, siete tutti invitati.

Ecco il programma:

Associazione Italo-Giapponese per il Diritto Comparato
In collaborazione con il Centro di Ricerca Imamura, Università Senshu

Primo incontro 
“Analisi comparata della situazione del diritto italiano e giapponese: politica, famiglia, lavoro”

Orario: 16 novembre (sab) 13:30 – 17:15
Luogo: Università Senshu (Tokyo, Chiyoda-ku, Jinbocho 3-8) Palazzo 1, aula 203

13:30: Apertura dei lavori

13:35 – 14:30: Noriko Shiina (Università Takushoku): “L’affidamento dei figli dopo il divorzio” (in giapponese).

14:45 – 15:40: Fabiana Marinaro (Università di Manchester): “Incroci di civiltà: Riti speciali nella risoluzione delle controversie di lavoro a confronto” (in inglese).

15:40 – 16:00: Pausa

16:00 – 17:10: Carlo Fusaro (Università di Firenze): “Il ritorno dell’instabilità, i tentativi di uscirne. Le istituzioni politiche italiane davanti alla crisi finanziaria” (in italiano).
Commento di Jun Ashida (Biblioteca Nazionale del Parlamento).

17:15: Chiusura dei lavori

18:00: Cena sociale

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Qui il programma in giapponese.

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