Ordine sociale giapponese: cosa dicevamo?

Ordine sociale giapponese: cosa dicevamo?

Si parlava del ruolo delle strutture sociali intermedie nel mantenimento dell’ordine sociale giapponese, giusto?

Bene, la notizia è che il 26 luglio uno studente ventenne dell’Università di Fukuoka è stato sospeso per tre mesi. La ragione addotta dall’Università è la seguente: “Per aver compiuto atti inappropriati che ledono il buon nome dell’Università”.

Sì, ma cosa aveva fatto lo studente per meritarsi questo?

Il 9 luglio aveva postato questo messaggio su Twitter:

帰宅。バイト飲みやった。飲酒運転は久しぶりでハラハラしたw

Tornato a casa. Uscito a bere coi colleghi. Da tanto tempo non guidavo dopo aver bevuto, che tensione 🙂

La cosa è circolata.
L’Università ha ricevuto 18 (diciotto) e-mail o telefonate di questo tenore: “È una vergogna! ( 不謹慎だ )”, “Dovete educare seriamente i vostri studenti”, eccetera eccetera.
Non la polizia, appunto, ma l’Università di Fukuoka.

A nulla è valso il tentativo, ormai tardivo, dello studente, di spiegare che il mezzo guidato era la bicicletta, nei cui confronti si è soliti chiudere uno o anche tutti e due gli occhi, ancorché contro la lettera della legge.

Qui in inglese.

4 pensieri riguardo “Ordine sociale giapponese: cosa dicevamo?

  1. Scopro solo ora il tuo blog. Moooolto interessante, visto che pur vivendo in Giappone non so niente di giurisdizione, leggi e cose varie. So solo che se uno straniero sgarra anche solo un po’ sono caaavoli amari. Eh lo so, dovrei rimediare. Intanto inizio ad aggiungere il tuo blog tra i preferiti! 😀

  2. Tenente Callaghan, lei non puo’ ficcare il naso nella mia zona! Qui e’ al di fuori della sua giurisdizione! lol

    Eh si, in Giappone funziona proprio cosi’. Poi c’e’ da notare che nessuno ha la prova dell’effettivo livello di alcol nel sangue del ragazzo. Avrebbe anche potuto aver scritto una cosa su twitter tanto per ridere, no? Ah gia’ ma lede al nome dell’universita’.

    La cosa da ridere e’ che il ragazzo in questione per uno stupido messaggio su twitter ha mandato in fumo la sua carriera di salaryman, il suo esame di ammissione all’universita’ tanto sudato… la sua vita intera! Chissa’ se trovera’ mai lavoro adesso (forse come 派遣… ma 社員, chi lo sa!). Questo per sottolineare che in Giappone non conta quanto sei bravo a fare qualcosa, ma quanto sei bravo a non fare errori.

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