CAUTION! ILLICIT DRUG USE PROHIBITED!!!

CAUTION! ILLICIT DRUG USE PROHIBITED!!!

Sì, proprio così, con tre punti esclamativi, stile messaggini tardoadolescenziali.

Ancora per la serie “Ordine sociale giapponese”, ecco il manifesto di cui parlavo qualche post fa.

Notare il messaggio:

Qualsiasi studente o dipendente dell’Università di Tokyo scoperto ad essere coinvolto in qualsiasi condotta criminale
sarà punito severamente dall’Università.

Non “saranno denunciati alle Autorità competenti”, “saranno puniti a norma di legge”, o espressioni simili.
No: saranno puniti dall’Università.

Una volta che ho tempo e pazienza mi piacerebbe sentire i responsabili del manifesto, se non sono già cambiati, e chiedere un po’ quali siano le fattispecie relative a “qualsiasi condotta criminale”, e le pene previste… Perché un principio cardine del diritto penale moderno è il principio di irretroattività, anche in Giappone.
Non è che dopo la commissione del fatto si possa decidere arbitrariamente cosa costituisca una “condotta criminale”, e altrettanto discrezionalmente stabilire una sanzione, giusto?

Ah, già, dimenticavo, questa non è materia penale.

4 pensieri riguardo “CAUTION! ILLICIT DRUG USE PROHIBITED!!!

  1. Suppongo che ti riferisca a questo passo:
    …l’incauto studente non era giapponese e fu subito additato come esempio negativo dall’Università, che scrisse a tutti gli studenti ricordando che la droga fa male all’individuo e alla società…

    …in inglese? Va bene che se non sbaglio per entrare all’università di Tokyo bisogna sostenere un esame di inglese, ma a meno che non mi sfugga qualcosa il manifesto sembra rivolgersi ai soli stranieri come se fossero loro la causa di tutti i mali. Non che l’allusione mi sorprenda, per carità, ma che brutto se così fosse, e spero di sbagliarmi.

    1. Mi riferivo a questo passo: “… o ancora avvisi che ricordano che l’uso di cannabis o stimolanti sintetici è reato -comparsi dopo che…”.
      Ho fatto la foto a, e pubblicato il manifesto in inglese, ma c’è anche in giapponese.

      Spero di riuscire a ritrovare la mail che ci fu spedita dall’Università. Ottima idea per un altro post 🙂

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