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  1. Avevamo parlato qui di Takayuki Otsuki. Aveva 18 anni e un mese quando uccise una donna e la di lei figlia di 11 mesi. In un primo momento fu condannato all’ergastolo, ma la Corte Suprema intervenne nel 2006 affermando che la sola età non costituiva ragione per escludere la pena di morte. L’Alta Corte di Hiroshima si vide quindi quasi obbligata a condannare Otsuki a morte, cosa che avvenne nel 2008.
    Giunge notizia che il collegio difensivo di Otsuki, che ora ha 31 anni, cercherà di ottenere il rifacimento del processo.
  2. Avevamo già parlato anche di autopsie. Pare che davvero il Parlamento intenda adottare misure per aumentare il numero dei medici legali e delle autopsie.

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  1. La Costituzione giapponese vieta la tortura o le pene crudeli: art. 36. Questo non impedisce l’applicazione della pena di morte, che viene eseguita di tanto in tanto.
    La pena può avere una funzione rieducativa, anche se le strutture adeguate non sono molte. Io ne visitai una qualche anno fa. Sembrava un dormitorio aziendale.
    Ad ogni modo: è notizia di pochi giorni fa che tutte le 47 provincie del Giappone hanno allestito centri per il reinserimento degli ex-detenuti più anziani o disabili.
  2. Una giuria mista ha di nuovo reso un verdetto di assoluzione per un caso di droga, materia in cui di solito i giudizi sono molto severi, che vedeva imputato Zanis Klepeckis, cittadino lettone. Ne avevamo già parlato qui. Chissà se l’accusa presenterà appello. Dopo questa pronuncia della Corte Suprema però i giudizi delle giurie miste sembrano più “resistenti” agli attacchi che potrebbero arrivare dai collegi -composti di soli giudici togati- delle Corti di appello.
  3. Un altro follow-up su un tema a cui avevamo accennato ad agosto 2011: le autopsie. Il Mainichi riporta che potrebbero essere presentati al Parlamento due progetti di legge in materia, per permettere alle autorità di condurre l’autopsia nei casi in cui le cause del decesso siano sospette, anche senza il consenso dei famigliari.
  4. Siamo alle comiche: il preside di una scuola di Osaka, ad una cerimonia scolastica, oltre a controllare che tutti fossero in piedi, per assicurarsi che tutti rispettassero l’ordinanza del suo amico, il sindaco Hashimoto, e cantassero l’inno, ha controllato che tutti muovessero la bocca. Uno dei docenti è stato pizzicato con la bocca chiusa, ed ora la Commissione provinciale per l’educazione sta valutando se sanzionare il docente, che ha ammesso di non aver cantato ma ha promesso di cantare la prossima volta.
    Il sindaco Toru Hashimoto ha dichiarato:

「起立斉唱の職務命令が出ているのだから、口元を見るのは当たり前で素晴らしいマネジメント」
“Dal momento che per il personale vi è un ordine di stare in piedi e cantare insieme, è naturale che si controllino le labbra, ed è un meraviglioso atto di management”

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  1. Un 19enne americano di origini coreane, Hoon Kang, morì un anno fa in circostanze non chiare a Kabukicho. La polizia ha archiviato il caso come incidente. L’Ambasciata americana non è stata di aiuto. Il padre, Sung Won Kang, è venuto in Giappone per cercare di sapere di più. Tra gli aspetti poco chiari, l’autopsia del giovane.
    Cenni anche alla vicenda di Matthew Lacey, americano morto a Fukuoka nel 2004, anch’egli in circostanze che lasciano adito a dubbi e speculazioni.
  2. Sanyo Homes, società attiva nella costruzione di case, era una società controllata dalla più famosa Sanyo Electric. Sanyo Electric venne acquisita da Panasonic, che controlla Panasonic Homes, società attiva nella costruzione di case. Per evitare conflitti tra le due imprese, Panasonic ha venduto le azioni di Sanyo Homes nel giugno di quest’anno.
    Sanyo Electric ha citato in giudizio presso il Tribunale distrettuale di Osaka Sanyo Homes, con cui non ha più nessuna relazione azionaria, dicendo che essa non può continuare a tenere questo nome, perché ciò potrebbe far pensare che Sanyo Homes faccia ancora parte del gruppo. Il contratto per l’uso del nome commerciale è scaduto a marzo 2011.
    Sanyo Homes non commenta ma alla prima udienza, il 6 settembre, ha dato l’impressione di voler resistere in giudizio; tralaltro sostiene che in Giappone vi sono più di 1000 imprese che si chiamano “Sanyo” e che pertanto tale nome non può essere considerato caratteristico di Sanyo Electric.
  3. Quando non si ha nemmeno più un dito dietro al quale nascondersi, ci si nasconde dietro alla “proprietà intellettuale”: TEPCO ha consegnato ad una Commissione della Dieta del Parlamento giapponese due manuali sulla gestione delle emergenze nucleari pensati per Fukushima. Prima di essere consegnati tuttavia i manuali sono stati resi praticamente illeggibili, perché, sostiene TEPCO, essi contengono 知的財産 (chiteki zaisan, proprietà intellettuale).
  4. Dopo Stati Uniti ed Europa, la battaglia legale Apple-Samsung si allarga al Giappone: Apple cita Samsung presso il Tribunale distrettuale di Tokyo. Apple sostiene che Samsung, nel suo tablet Galaxy, faccia uso di idee e soluzioni brevettate dalla società californiana. Samsung si è dichiarata pronta a resistere in giudizio.

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  1. Come accennavo qui, sono allo studio piani per aumentare il numero di autopsie condotte in Giappone. Al momento viene condotta autopsia solo sull’11% dei decessi. La media dei Paesi occidentali è del 50%, con picchi del 90% in Paesi come la Svezia. L’obiettivo è di portare la percentuale al 20%.
    Tra il 1998 ed il 2010 sono stati accertati 43 casi di decessi inizialmente attribuiti a cause naturali, ma rivelatisi in seguito omicidi.
  2. A differenza dell’aggiuntina al quadro di Taro Okamoto a Shibuya, in questo caso a Osaka le autorità dichiarano di non voler richiedere l’avvio dell’azione penale. E grazie al cielo. Però vogliono sapere chi è stato. Di nuovo Chim↑Pom?

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  1. Aumenti in vista per le tasse sul reddito, su alcoolici e tabacco. Occorre trovare i fondi per risarcire le vittime del contagio da epatite B. Si cercano 1.100 miliardi di yen per coprire i primi 5 anni di pagamenti.
    Nell’attesa di pensare da dove potranno arrivare i 10.300 miliardi che si stimano necessari per la ricostruzione nel Tohoku.
  2. Una coppia di minorenni a bordo un motorino scippano una signora 59enne in bici, che cade e muore. Ai minorenni vengono comminati tra i 5 e i 10 anni di carcere. Ma la notizia non è quella, la notizia che fa titolo è che, primo caso a livello nazionale, al minorenne alla guida è stata ritirata per 8 anni la patente.
    La possibilità del ritiro della patente per incidenti dolosi da cui derivi la morte di una persona è una modifica al codice della strada introdotta nel 2009.
  3. Hirohiko Izumida, governatore della provincia di Niigata afferma che non autorizzerà la riaccensione dei reattori in manutenzione dal 2007 di Kashiwazaki-Kariwa, la centrale nucleare più grande del mondo, anche nel caso in cui dovessero superare positivamente i cd. “stress test”.
  4. Uno dei problemi più o meno risaputi della giustizia penale giapponese è la carenza di medici legali ed il numero assai basso di autopsie. Casi scomodi o difficili possono passare come “suicidio”, “morte per cause naturali”. Qualcosa piano piano, forse, si sta muovendo.