Andrea Ortolani

Tag: nullità

Aggiornamenti flash

  1. Il sito di notizie sankei.jp ha una categoria dedicata ai reati commessi dai non-giapponesi ( 外国人犯罪 ).
  2. Il Ministero dell’economia ha citato in giudizio di fronte al Tribunale distrettuale di Tokyo i rappresentanti dei gruppi di cittadini che manifestano contro l’energia nucleare e che chiedono la fine del programma nucleare. La domanda chiede che sia rimossa la tenda piazzata dai manifestanti nel settembre 2011, nella parte nord del terreno di pertinenza del Ministero. Il ministero chiede(rà?) inoltre il pagamento di ¥11 milioni (€ 85.000 circa al cambio attuale) come corrispettivo per l’uso del terreno.
  3. Come previsto, le commissioni elettorali dei distretti in cui sono stati invalidati i risultati delle elezioni del 2012 hanno presentato ricorso alla Corte Suprema.
  4. La nuova legge sulle contromisure in caso di epidemie di influenza (questa?) potrebbe entrare in vigore prima del previsto.

Elezioni incostituzionali, quindi nulle. Da subito (più o meno)

Ieri, martedì 26 marzo 2013, l’Alta Corte di Hiroshima, sezione di Okayama, Pres. Noriyoshi Katano ( 片野 悟好) ha dichiarato incostituzionali le elezioni per la Camera bassa dello scorso dicembre nel collegio Okayama 2, e quindi nulle.
La Corte, a differenza della decisione di lunedì, non ha previsto un periodo di sospensione degli effetti della sentenza, che pertanto potrebbe diventare esecutiva in tempi brevissimi.
Appare però scontato il ricorso alla Corte Suprema da parte della commissione elettorale, il che renderà necessario attendere la decisione del massimo organo giudiziario giapponese.

Ieri sono arrivate anche altre sentenze, dalle Alte Corti di Hiroshima (sezione di Matsue), di Tokyo, di Osaka e delle sezioni di Naha e Miyazaki dell’Alta Corte di Fukuoka, oltre ad un’altra decisione dell’Alta Corte di Hiroshima.
Poco fa l’Alta Corte di Sendai, sezione di Akita, Pres. Yasuhiro Kuga ( 久我 泰博 ) ha reso l’ultima delle 16 sentenze: elezioni incostituzionali ma non nulle.
Ricapitolando: delle 16 cause presentate, 12 di esse hanno dichiarato l’incostituzionalità ma solo 2 hanno dichiarato anche la nullità, e solo quella di ieri diventerà esecutiva non appena (se) la sentenza passerà in giudicato.

Anche in questo caso è interessante notare il background del giudice Katano: superato l’esame nello stesso anno del giudice Ikadatsu (1976, nomina a giudice nel 1978 – Showa 53, la 30ma classe del fu famigerato esame di ammissione alle professioni forensi) quindi probabilmente i due si sono conosciuti personalmente nei due anni di pratica, e hanno passato una carriera simile, tra incarichi in tribunali di secondo piano, senza mai incarichi amministrativi presso la Corte Suprema né altre nomine a posizioni di prestigio. Non sembra che abbiano lavorato insieme dopo la nomina (chissà se questa sia una regola scritta, o non scritta). Prossimi alla pensione, non hanno da temere la pressione dei giudici più anziani, né trasferimenti punitivi in sedi scomode: a Okinawa, Gifu, Aomori, etc… ci sono già stati.
Provate a paragonarla con la carriera dei giudici della Corte Suprema che provengono dalla magistratura: la differenza salta subito all’occhio.

Come scrive Michael Cucek di Shisaku, con abile concisionenel post di oggi:

“La rivoluzione: un privilegio dei vecchi”.

Elezioni incostituzionali, quindi nulle. Ma non subito.

Ieri, lunedì 25 marzo 2013, l’Alta Corte di Hiroshima, Pres. Junko Ikadatsu ( 筏津 順子) ha dichiarato le elezioni per la Camera bassa dello scorso dicembre incostituzionali a causa della disparità tra la consistenza numerica degli elettori nei collegi Hiroshima 1 e Hiroshima 2, e quindi nulle.
La nullità tuttavia non è immediata, ma decorrerà dal 26 novembre. Questo il dispositivo della sentenza:

12年12月施行の衆院選広島1区・2区の選挙を無効とする。その効果は、13年11月26日の経過後に発生する。

Annulliamo le elezioni condotte nel dicembre 2012 nei collegi di Hiroshima 1 e Hiroshima 2. Gli effetti decorrono dal 26 novembre 2013.

Nel frattempo si può immaginare che vi saranno ricorsi e che insomma la cosa non finirà qui. Tralaltro, il collegio Hiroshima 1 è quello in cui è stato eletto l’attuale Ministro degli esteri, Fumio Kishida.

Si tratta della prima pronuncia che dichiara la nullità (seppure differita) del risultato elettorale. Delle 16 cause presentate per annullare i risultati delle elezioni di dicembre 2012, questa è la 8a pronuncia, e la 6a che dichiara l’incostituzionalità della situazione. Le altre, come avevamo già visto, avevano seguito la dottrina “incostituzionale ma valido” (?).

Interessante notare il background del giudice Ikadatsu: una donna, probabilmente verso la fine della sua carriera, con un passato prevalentemente in piccoli tribunali o tribunali di famiglia lontani dai gangli della politica e del potere.
Penso sia ora di riprendere in mano il Rasmusen e Ramseyer.