- L’Alta Corte di Osaka, Pres. Shoichi Matsuo ( 松尾 昭一 ) ha ridotto la pena comminata a un imputato affetto da sindrome di Asperger da 20 anni (pena decisa dal tribunale in composizione collegiale con giudici popolari) a 14 anni. I giudici di primo grado avevano giustificato la pena più alta della media e di quattro anni più pesante della richiesta del PM (!) sostenendo che l’imputato non pareva pentito a sufficienza e che vi fosse il pericolo di recidiva.
- Tutto quello che volevate sapere sul crimine in Giappone: il libro bianco sul crimine 2012 (平成24年版犯罪白書 , relativo ai reati commessi nel 2011), a cura del Ministero della Giustizia. Qui in 4 comodi files PDF (Apprezziamo che il documento sia gratis online, non pretendo l’epub o il mobi, ma perché sempre spezzettare tutto in capitoli e non fare (anche) una versione PDF di tutto il documento, in un file solo? Mah) grazie a Japan Law Geek.
- Ennesimo episodio dell’appassionante guerra a colpi di brevetti tra Apple e Samsung: il Tribunale distrettuale di Tokyo, Pres. Ichiro Otaka ( 大鷹 一郎 ) stavolta ha deciso a favore di Apple, dichiarando che Samsung non è titolare di brevetti sulla tecnologia usata dagli smartphone per la trasmissione di bla bla bla bla meh meh meh bla meh bla bla bla meh meh meh meh bla bla. Meh.
Tag: Ministero della giustizia
Si parlava della Convenzione dell’Aia sulla sottrazione internazionale di minori, e della prospettata adesione del Giappone.
Questo secondo post cerca di fare chiarezza in merito ai profili di diritto interno che dovranno essere modificati e coordinati con la disciplina pattizia, e ad una serie di problemi fondamentali che, nonostante l’adesione, potrebbero rendere l’adesione niente più che una vuota formalità.
I profili problematici sono i seguenti:
Il Giappone si è impegnato nel maggio scorso a firmare la Convenzione dell’Aia sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori. Alla buon’ora.
Abbiamo già visto che il governo giapponese ha sollecitato la cittadinanza a presentare opinioni e commenti in merito.
Queste sono le mie riflessioni.
Prima di tutto occorre chiarire brevemente cos’è la Convenzione, quali i suoi obiettivi e in quali situazioni e a quali condizioni vi si possa fare ricorso.
In vista dell’adesione alla Convenzione dell’Aia sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori, il Ministero degli esteri ha preparato una pagina in cui si invita la cittadinanza a presentare pareri su come dovrà essere ( sull’arikata, 在り方 , termine molto amato in questi contesti) l’Autorità centrale prevista dalla Convenzione.
La pagina rimanda per i dettagli alla pagina del Ministero dell’Interno e delle Telecomunicazioni dedicata a sollecitare pareri del pubblico sulle proposte di legge più disparate: lo “Sportello generale del governo elettronico”.
In essa vi sono due schede sulla Convenzione dell’Aia: una sulla procedura di rimpatrio dei minori e una sull’Autorità centrale prevista dalla Convenzione.
Per semplificare le cose infatti il Ministero della giustizia è competente per la parte riguardante la compilazione ed il coordinamento delle norme necessarie all’adesione e per le norme sulla procedura di rimpatrio dei minori, mentre il Ministero degli esteri è competente solo per il funzionamento dell’Autorità centrale.
Sul sito del Ministero degli esteri è presente un’altra pagina dedicata alla Convenzione, in cui si presentano i preparativi compiuti dal Giappone in vista dell’adesione, i lavori dell’immancabile Commissione, e altri documenti e link di interesse.
C’è tempo fino al 31 ottobre per presentare il proprio parere.