I giapponesi che fanno causa (XV)

31. Giudice popolare cita Stato

Marzo 2013, Tribunale di Fukushima, sezione di Koriyama: processo penale per un caso di rapina con omicidio. Il reato prevede la partecipazione al processo dei giudici popolari. Il processo si è concluso con la condanna a morte dell’imputato, ma non è questo che interessa qui.
Durante il processo ai giurati sono state mostrate immagini a colori della scena del delitto: molto sangue. Uno dei giurati, una signora sulla sessantina, dichiara di aver perso l’appetito, di non riuscire più a dormire, insomma di essere affetta da disturbo acuto da stress a causa della vista di quelle immagini.
L’avvocato della signora sta preparando un’azione di risarcimento nei confronti dello Stato, per danni morali di ¥1.600.000 (circa €12.000 al cambio odierno), da presentare presso il Tribunale di Sendai.

32. [Senza titolo]

Una donna richiede degli esami sul figlio che ha in grembo. Gli esami, alla 20ma settimana, rivelano che il figlio presenta anomalie cromosomiche, ma i medici dicono alla donna che è tutto a posto.
Il figlio nasce affetto da sindrome di Down, e muore all’età di 3 mesi e mezzo, per complicazioni collegate ad essa.
I genitori chiedono alla clinica ¥10 milioni per non aver avuto la possibilità di decidere se proseguire la gravidanza o effettuare un aborto.

(puntata precedente)

Aggiornamenti flash

  1. La forcella anteriore di una bicicletta si rompe, il suo proprietario 63enne cade e rimane paralizzato. Il Tribunale di Tokyo ha condannato l’importatore in Giappone delle biciclette Bianchi a risarcire ¥189M (circa 1,5 milioni di euro) alla vittima dell’incidente ed al suo assicuratore.
  2. Takafumi Horie, alias Horiemon, è uscito di galera. Liberazione condizionale (in giapponese è 仮釈放 ) dopo 21 mesi di carcere, la pena era di 30. Le sagge considerazioni di Michael Cucek.
  3. Appellare sempre e comunque: ricordate la sentenza che dichiarava incostituzionale la revoca del diritto di voto per gli adulti sotto tutela? Si trattava di un caso in cui una donna cinquantenne affetta da sindrome di Down era stata privata del diritto di voto, che fino ad allora aveva esercitato normalmente, perché era stata sottoposta alla tutela del padre. Bene, il governo ha deciso di ricorrere in appello contro la decisione. Il Ministro degli interni Yoshitaka Shindo ha motivato così la decisione: “Per evitare problemi durante le elezioni”.

Aggiornamenti flash – con aggiornamento

  1. Cani e padroni di cani: un cane salta addosso e morde una donna di 90 anni, che muore. Il Tribunale di Yamanashi, pres. Shigeyuki (?) Fukazawa ( 深沢 茂之 ) condanna il padrone del cane a 14 mesi di carcere (reato: omicidio colposo con colpa grave, equiparato a omicidio colposo con responsabilità professionale, artt. 210 e 211 c.p.j.). Tre mesi prima lo stesso cane aveva aggredito un’altra persona, per cui la colpa è stata valutata con più severità.
    Il cane è (era?) di razza Tosa: interessante notare che la pagina di wikipedia in inglese descrive i cani Tosa come una razza da combattimento, aggressiva, proibita in Australia, Cipro, Danimarca, Islanda, Malesia Norvegia, Nuova Zelanda, Turchia. Date ora un’occhiata alla pagina in italiano.
  2. Diritto del lavoro: il Tribunale distrettuale di Yamaguchi, pres. Yoshihiko (?) Yamamoto ( 山本 善彦 ) ha reso sentenza in un caso tra Mazda e 15 lavoratori interinali. La legge prevede che se il periodo di lavoro presso l’impresa utilizzatrice si protrae per più di tre anni, il lavoratore si considera assunto a tempo indeterminato. Il Tribunale ha dichiarato che le pratiche di Mazda per interrompere i periodi di lavoro e “azzerarli” sono illegali, e che 13 dei lavoratori che hanno presentato domanda devono quindi essere considerati assunti a tempo indeterminato. Interessante notare che nel 2009 gli uffici del lavoro avevano intimato a Mazda di modificare le proprie procedure, consiglio che evidentemente non fu ascoltato.

    Aggiornamento della sera:

  3. Il Tribunale di Tokyo, pres. Makoto Jozuka ( 定塚 誠 ) ha dichiarato incostituzionale la norma della Legge per l’elezione di cariche pubbliche ( 公職選挙法 ) che prevede la perdita del diritto di voto per gli adulti sottoposti a tutela. L’attrice è una donna di 50 anni affetta da sindrome di Down che aveva votato fino a quando, nel 2007, era stata sottoposta a tutela.
    Il governo aveva sostenuto che la norma non fosse irragionevole poiché i cittadini, per esercitare il diritto di voto, devono possedere le capacità intellettive per capire le posizioni dei candidati. La corte ha dichiarato invece che “Il diritto di voto è un diritto fondamentale dei cittadini, garantito dalla Costituzione, e privare un cittadino di questo diritto deve essere un’ipotesi limitata a casi eccezionali. Ci sono molte persone che, nonostante non siano in grado di gestire il proprio patrimonio, sono in grado di esercitare il diritto di voto, ed è ingiusto limitare il diritto di voto facendo riferimento ad un sistema ideato a fini del tutto diversi”.
  4. Anche l’Alta Corte di Sendai, pres. Akira (?) Miyaoka ( 宮岡 章 )ha dichiarato, per gli stessi motivi alla base delle pronunce di qualche giorno fa, le elezioni dello scorso anno “incostituzionali ma valide”.
    E anche l’Alta Corte di Nagoya, pres. Yukio (?) Kato (加藤 幸雄 ).
    E con queste sono 4 su 4.