Chiunque abbia vissuto un po’ in Giappone, o abbia amici giapponesi, sa quanto sia profondamente radicata l’usanza dell’omiyage, cioè del ricordino che al ritorno da un viaggio, non importa quanto breve, si regala a famiglia, amici e colleghi.
Talvolta si tratta di soprammobili, ciondoli, ammennicoli vari, ma più spesso si tratta di prodotti gastronomici tipici del posto che si è visitato: dolcini, piccoli snack, frutta se la stagione e le circostanze sono quelle giuste, etc…
Gli Shiroi Koibito ( 白い恋人 “Bianco amante”) sono un tipico omiyage di Hokkaido, forse il tipico omiyage di Hokkaido. Biscotti semplici in stile “lingua di gatto”, confezionati a due a due, con cioccolato bianco all’interno.
Sono famosissimi, ed essendo ricordini tipici, sono venduti solo in Hokkaido; talvolta si trovano in vendita ad eventi speciali, “Fiere di Hokkaido” e feste simili tenute nei centri commerciali del resto dell’Arcipelago, ma a quanto mi risulta si tratta di eccezioni. Per chi non può stare senza naturalmente adesso c’è l’e-commerce, ma questo è un altro discorso.
I biscotti furono lanciati sul mercato nel 1976. Il marchio è registrato, e l’anno scorso Ishiya, la società che produce gli Shiroi Koibito, ha fatturato 7,2 miliardi di yen, cioè circa 69 milioni di euro al cambio di oggi (1€ = 104¥).
Entra in scena Yoshimoto Kogyo. Il nome non dovrebbe suonare nuovo, e infatti ne abbiamo già parlato: è un’agenzia di Osaka che gestisce personaggi dello spettacolo, presentatori, comici.
Sfruttando l’immagine di Osaka come la città dell’umorismo e della gente con la battuta pronta, Yoshimoto Kogyo e tre società collegate lanciano sul mercato nel luglio 2010 gli “Omoshiroi Koibito ( 面白い恋人 )”, biscotti simili ai più famosi Shiroi Koibito, con un nome che è un gioco di parole modellato sul nome di quelli: aggiungendo come prefisso il carattere 面 (men, si legge “omo”) il significato diventa “Amante interessante/divertente”.
La confezione mostra un’immagine del castello di Osaka, e sono venduti principalmente nel Kansai. Ad agosto è stata rigettata la richiesta di registrazione del marchio.
Ishiya, dopo aver in principio temporeggiato, visto che le vendite di Omoshiroi Koibito continuavano a crescere, ha citato in giudizio Yoshimoto Kogyo e le società collegate presso il Tribunale di Sapporo per violazione del marchio.
Il produttore degli Shiroi Koibito sostiene di aver ricevuto reclami da parte di clienti che hanno comprato per sbaglio i biscotti di Yoshimoto Kogyo.
Non ci credo nemmeno se mi portano le registrazioni delle telefonate, le lettere/email, o magari i fax originali. Anche perché, in teoria, e per quanto ne so, le aree di vendita dei due prodotti dovrebbero essere ben distinte.
È inutile dire che qui tutte le simpatie sono per Yoshimoto Kogyo ed i suoi Omoshiroi Koibito, a cui si augura la vittoria in giudizio e ogni altro successo.
Al contrario, gli Shiroi Koibito entrano nella mia personale lista nera di prodotti alimentari, a causa del livello di boria ben oltre i limiti precauzionali.
Qui sotto una foto dei due prodotti: a sinistra i “Bianco amante”, a destra gli “Amante divertente”, ma potete sbizzarrirvi con gli “Amante divertente” su google.
