Non mi sto riferendo al recente errore giudiziario che ha tenuto in carcere per 15 anni il nepalese Govinda Prasat Mainali.

Né al fatto che finalmente, dopo 17 anni, siano finalmente riusciti ad acchiappare gli ultimi 3 fuggitivi della setta Aum Shinrikyo. Quella che aveva messo il gas nervino nella metropolitana di Tokyo. Presi tralaltro perché a capodanno il primo dei tre si è consegnato, e ha pure faticato per farsi arrestare, gli altri perché hanno commesso errori troppo grossi proprio quando, con l’arresto del primo erano emersi indizi che hanno via via stretto il cerchio attorno ai fuggitivi. Basti dire una cosa: i due vivevano nella remota e inaccessibile località di… Kawasaki.
D’accordo, la strategia per i fuggitivi era giusta: vivere nella “metropoli tentacolare” [ht albino] per confondersi nella massa: scappando in un villaggio di Hokkaido sarebbero subito stati additati come “i foresti”, destando sospetti.
E va bene. Ma 17 anni. Erano riusciti pure ad aprirsi il conto in banca con nomi “presi in prestito”.

Comunque non mi sto riferendo a questo, ma alle seguenti due notizie, entrambe recenti:

  1. Il poliziotto 38enne Kazuya Tsukada (? 塚田和哉) della stazione di Musashino, nei pressi di Tokyo, è stato licenziato dalla polizia per aver mostrato le parti basse a una studentessa del liceo. *Lui*, ripeto, lui il poliziotto, era travestito da Sailor Moon. Pare sia implicato in altri 3 casi di molestie. Il signor Tsukada aveva iniziato a travestirsi nel 1996 e pian piano aveva preso confidenza ed aveva iniziato ad uscire di casa travestito. Sua dichiarazione: “Mi piacciono le liceali, avrei voluto diventare una liceale”.
    Richiamo disciplinare per il suo superiore.
  2. Yoshinori Kurata, 34 anni, della stazione di Kawasaki, dopo una bevuta coi colleghi è andato al parco e si è spogliato di fronte a una signora. Arrestato per atti osceni in luogo pubblico.

E se decidete di riportare un oggetto smarrito al koban, fatelo quando avete molto tempo a disposizione.