- Pare che 60 parlamentari di varia estrazione si stiano muovendo (freddura non intenzionale) per emendare la legge che vieta di ballare di notte.
- Il Parlamento giapponese ha approvato la legge per la ratifica della Convenzione dell’Aia sulla sottrazione di minori. Sediamoci con popcorn, e vediamo come saranno le norme interne di raccordo e la prassi dei tribunali.
- I “primi esclusi” dai risarcimenti di Fukushima, cioè i residenti nelle zone appena fuori dai confini della provincia, cercano giustizia in Tribunale -le nubi radioattive non si fermano ai confini.
- Alcuni immigrati in Giappone, criminalizzati per essere rimasti oltre la scadenza del visto, ed ora in un limbo legale tra l’espulsione ed il permesso di restare sull’Arcipelago, protestano per la loro condizione.
- La mentalità giuridica dei giapponesi, edizione cani e padroni di cani.
Cartellino giallo!
Da: http://love.ap.teacup.com/palcchi2/1331.html
Tag: immigrazione
- L’Alta corte di Tokyo ha respinto il ricorso della pubblica accusa contro l’assoluzione del cittadino lettone Zanis Klepeckis. Passa dunque in giudicato la sentenza decisa dal collegio con giudici non togati.
- Da questo lunedì gli Ordini degli avvocati di Tokyo hanno istituito un servizio di assistenza legale per gli stranieri che si vedano negare l’ingresso in Giappone all’aeroporto di Haneda. Lo scorso anno 379 persone sono state respinte.
Per ora il servizio è limitato all’aeroporto in questione e agli orari di ufficio. I responsabili dichiarano che è difficile estendere il servizio a Narita, perché il numero di stranieri che vi transitano è assai superiore a quello di Haneda, e le nazionalità e quindi le lingue dei soggetti coinvolti sono più numerose. - Jin Sato ( 佐藤 仁 ), sindaco di Minamisanriku, una delle città più colpite dallo tsunami del 2011, è stato indagato sulla base dell’art. 211 del codice penale: “Omicidio o lesioni colpose durante l’esercizio di un’attività professionale” (業務上過失致死傷等).
Questi i fatti: mentre il sindaco e altri colleghi riuscirono a salvarsi miracolosamente salendo al terzo piano dell’edificio del Comune ed aggrappandosi alle antenne, gli impiegati che erano rimasti fino all’ultimo minuto al secondo piano a diffondere gli avvisi alla popolazione furono portati via dall’onda. Morirono in 41.
I loro familiari sostengono che la pressione psicologica del sindaco li ha fatti restare lì, impedendo loro di mettersi in salvo al terzo piano. Inoltre, sostengono che la scelta di un edificio basso e collocato in una zona che poi fu effettivamente spazzata dallo tsunami come quartier generale dei servizi di protezione civile configura una condotta negligente.
È da marzo che i familiari delle vittime chiedono alla polizia di avviare l’azione penale, ma solo intorno al 20 agosto la polizia ha deciso di attivarsi. Mentre sono numerose le cause civili, questo è il primo procedimento penale collegato allo tsunami.
- L’immigrato illegale ghanese Abubakar Awudu Suraji morì a Narita, sull’aereo che avrebbe dovuto rimpatriarlo, mentre gli ufficiali dell’immigrazione cercavano di immobilizzarlo. Si sospettavano violenze arbitrarie da parte del personale dell’immigrazione ed il rinvio a giudizio di 10 ufficiali, ma il PM di Chiba ha deciso di non rinviare a giudizio. 「行為と死亡の因果関係はなく、行為は適法だった」”Non vi è rapporto di causalità tra gli atti e la morte, e gli atti sono stati legittimi”.
- Aggiornamento su come stanno procedendo i tentativi di introdurre la videoregistrazione delle indagini. I PM ribadiscono che la videoregistrazione intimidisce gli indagati, ostacolando così la ricerca della verità.
- Io penso che i limiti giapponesi in materia di alcool al volante siano troppo severi.
È chiaro, e non si discute, che un ubriaco al volante è un pericolo pubblico e sia necessario in qualche modo prevenire queste condotte, ma un bicchiere di birra o di vino non rende ubriachi, e non inficia la capacità di guidare più di un deficit di sonno, più di medicine che inducono sonnolenza, o più del diffusissimo e tolleratissimo televisore sul navigatore: è vietato, e occorre fare una piccola modifica all’impianto dell’automobile, ma se ne vedono a dozzine per strada. Anche nei taxi.
In questo quadro si inserisce la storia della poliziotta in maternità che evidentemente dopo aver bevuto tutta la notte, alle 6:40 di mattina, con la figlia di 5 mesi sul seggiolino nei sedili posteriori fa un incidente, durante gli accertamenti sente parlare di etilometro e scappa a piedi con la piccola in braccio, inciampa e cade, la abbandona lì e cerca di fuggire ancora ma viene alla fine arrestata con un tasso alcoolico di 0.9mg/ml. - Non so se essere più indignato perché questo postino è stato tenuto in stato di arresto per 33 giorni sulla base di prove false, o se più sollevato perché alla fine la vicenda si è risolta con la sua scarcerazione, PM che chiedono l’assoluzione (!) e scuse ufficiali.
(sì, è il “drama” di TBS iniziato ieri)
(no, non l’ho visto, a casa mia non c’è TV, a meno che vogliate contare quella sul telefonino. ne sono venuto a conoscenza da pubblicità in metropolitana)