Andrea Ortolani

Tag: dipendenti pubblici

I giapponesi che fanno causa (IX)

Nona puntata della serie dedicata alla litigiosità nell’Arcipelago.

19. Il questionario ai dipendenti pubblici di Osaka!

Non è un buon periodo per il sindaco di Osaka, Toru Hashimoto. Dopo la vicenda della sua relazione extraconiugale svelata da un settimanale scandalistico, arriva la notizia che 55 dipendenti pubblici di Osaka hanno citato in giudizio l’amministrazione per la vicenda relativa al questionario sulle attività politico-sindacali dei dipendenti. La somma totale richiesta come danno morale ( 慰謝料 ) è di 18 milioni di yen, circa 180.000 euro al cambio attuale, circa 3.200 euro a testa. Questa causa si aggiunge a quella per 13,4 Mjpy presentata dai sindacati ad aprile.
La Commissione sul lavoro della provincia ( 府 ) di Osaka aveva espresso dubbi sul questionario, affermando che potesse essere un comportamento antisindacale e ne aveva raccomandato l’interruzione. Le risposte erano state distrutte senza essere aperte.
Qui un rapporto più approfondito di 赤旗 (Akahata – Bandiera Rossa), il quotidiano del Partito comunista giapponese.

1 mese asciutto

La notizia di oggi arriva da Fukuoka, ed è un altro tassello del quadro sul rapporto dei giapponesi con l’alcool, con le punizioni e la concezione di responsabilità.

In breve: nei giorni scorsi due dipendenti del comune hanno destato scandalo perché, dopo aver bevuto, avevano dato in escandescenze ed erano stati arrestati con l’accusa di violenze e lesioni.
Il sindaco di Fukuoka ha presentato scuse pubbliche, perché naturalmente la responsabilità risale la scala gerarchica fino al vertice dell’organizzazione, cioè lui, Soichiro Takashima. Fin qui niente di nuovo.

Quello che ci lascia un po’ spaesati e ci fa riflettere sull’approccio a questo genere di incidenti nell’Arcipelago è quanto segue: il sindaco ha chiesto a tutti i dipendenti pubblici di astenersi dal bere alcool per un mese, fino al 20 giugno. Si tratta di 8.500 persone, ma si pensa di estendere la richiesta agli insegnanti, per un totale di 17.700 persone circa.

Non si tratta di un ordine vincolante in senso stretto, perché un sindaco non ha evidentemente la competenza a regolare la condotta dei dipendenti fuori dall’orario di lavoro.
Si tratta di una richiesta, fatta per iscritto, con la minaccia mafio con l’avvertenza che se in questo mese “asciutto” dovesse verificarsi un altro incidente, un altro scandalo, i responsabili ed i loro supervisori saranno puniti in maniera estremamente severa.
Rimane la libertà di bere a casa propria, ma non a casa di amici. Sarebbe troppo facile altrimenti: io invito te oggi, tu inviti me domani e il sindaco è fregato.

Alla fine della conferenza stampa in cui ha annunciato il mese asciutto, il sindaco ha visitato il dipartimento a cui appartengono i due dipendenti arrestati e ha detto:

税金で生活や仕事をしているという自覚と責任を持つ期間にしてほしい
Che sia un periodo che vi responsabilizzi e che vi serva a ricordare che vivete e lavorate grazie alle tasse [di tutti].

I primi interrogativi del giurista sono i soliti: dov’è finita l’idea della responsabilità personale? Perché per due deficienti devono pagare tutti gli altri 17.698? Che ne è della presunzione di innocenza?
Un altro ordine di problemi è quello che deriva dal doppio livello di sanzioni: la stessa condotta viene punita prima secondo il diritto penale, e poi attraverso queste sanzioni più o meno private. Ma se per il diritto penale vi sono le garanzie costituzionali della riserva di legge, della non retroattività etc…, e le pene sono comminate dopo un processo, queste sanzioni sono decise impulsivamente da sindaci malati di protagoni attivisti. Con un ulteriore risultato: quello di discriminare tra i dipendenti pubblici di Fukuoka e quelli di altri comuni.

Lascia poi un po’ interdetti il fatto che la società giapponese da una parte dimostri una forte pressione sociale a favore del bere alcool: i party a cui già accennavamo, le cerimonie, pubblicità relativamente libere, i letteralmente ubiqui menu all-you-can-drink, etc… mentre dall’altra dimostri uno stigma nei confronti dell’alcool, quasi fosse una sostanza illegale: leggi assai severe sull’alcool al volante, reazioni molto severe se a bere sono minori di 20 anni, queste notizie da Fukuoka.

Infine, immaginiamo questo caso: un dipendente del comune beve qualche birra a casa propria, ma poi mentre porta a spasso il cane litiga col vicino di casa, magari provocato, e gliele suona di santa ragione. Il caso sarà punito con la particolare severità di cui si parla?
Ma soprattutto, cosa cambia se il dipendente pubblico di cui sopra aggredisce il vicino da sobrio?
Sembra quasi che si voglia suggerire che gli stessi atti, se compiuti da sobri, siano meno deplorevoli.

Aggiornamenti flash

  1. Condotte antisindacali al comune di Osaka. Prima ci provano con le buone, facendo girare un questionario. Si levano proteste, allora si smette col questionario e si controllano le email dei dipendenti per vedere chi svolgesse attività sovversive politiche o sindacali.
    Qui un bel ritratto in italiano del Post sul sindaco di Osaka, l’ex-avvocato, ex uomo di spettacolo (“tarento“) ed ora infine politico Toru Hashimoto.
  2. Il solito, eccellente, pungente Colin P. A. Jones sulla ormai prevedibile adesione del Giappone alla Convenzione dell’Aia sulla sottrazione internazionale di minori. Il professore dell’Università Doshisha di Kyoto nutre poche aspettative, e teme che tutto si risolva in nulla più di un’operazione di facciata, destinata a lasciare le cose più o meno come stanno.
    Qui un articolo di Amy Savoie, attuale moglie del protagonista di un caso più o meno famoso di sottrazione internazionale di minore in Giappone, Christopher Savoie.
  3. Nonostante le note campagne xenofobe sui gaijin hanzai, cioé i reati commessi dagli stranieri, i dati dimostrano che i reati commessi da non-giapponesi in Giappone sono in diminuzione dal 2005. Il 2011 ha visto un calo del 12% rispetto all’anno precedente. Ok, sarà anche perché molti se ne sono andati via dopo i tre disastri dell’11 marzo, ma comunque il dato resta.
    Sarebbe interessante vedere un’analisi che indagasse e comparasse i tipi di reato ogni 10.000 persone giapponesi e non, ma ora non ho proprio tempo di mettermi lì a cercare.

Aggiornamenti flash

  1. Il Primo Collegio ristretto della Corte Suprema, Pres. Yu Shiraki, una settimana dopo la sentenza Saruya, conferma l’indirizzo giurisprudenziale. Il testo della sentenza già online qui.
  2. Il governo valuta l’introduzione di un certo grado di flessibilità per il contenuto dei contratti di lavoro di alcuni dipendenti pubblici.
  3. Il coniglio Cathy è troppo simile al coniglio Miffy? Giudicate voi. Ad ogni modo, accordo raggiunto tra le società detentrici dei diritti. 150.000 euro donati per la ricostruzione nelle zone colpite dallo tsunami.