Andrea Ortolani

Tag: azione di responsabilità

I giapponesi che fanno causa (XXII)

47. Licenziamento illegittimo? No.

Il Tribunale di Tokyo ha reso sentenza nel caso che vedeva contrapposti l’ex lottatore di sumo, l’ozeki Kotomitsuki e l’Associazione nazionale del sumo, per licenziamento illegittimo.
Il Tribunale, pres. Mitsuhiro (?) Takeda ( 竹田 光広 ) ha dichiarato che il licenziamento è legittimo.

48. Azione di responsabilità contro i dirigenti di Mizuho?

La banca Mizuho intratteneva diversi rapporti con la yakuza. In particolare, accordava agli affiliati alle organizzazioni criminali prestiti per diversi milioni di yen. La cosa era a conoscenza degli amministratori della banca.
Un azionista ha chiesto alla società che controlla la banca di citare in giudizio gli amministratori della banca.
Se la causa non sarà presentata entro 60 giorni, l’azionista ha dichiarato che presenterà un’azione di responsabilità.

(puntata precedente)

I giapponesi che fanno causa (IV)

Quarto appuntamento con le cause di un certo interesse discusse nei tribunali giapponesi.
La numerazione procede dalla puntata precedente.

9. La causa più grossa della storia

Il 14 novembre 2011 42 azionisti di Tepco avevano chiesto ai sindaci della società di avviare una causa contro circa 60 amministratori presenti e passati, affinché fosse accertata la loro responsabilità per colpa nella condotta tenuta in occasione della crisi nucleare.
Lunedì 16 gennaio i sindaci della società hanno dichiarato che non intendono presentare causa contro gli amministratori. Le motivazioni saranno rese note in questi giorni.

Gli azionisti si rivolgeranno dunque direttamente al Tribunale di Tokyo entro la fine di gennaio. La norma a fondamento del diritto degli azionisti ad agire in giudizio è l’art. 847 della Legge sulle società.
La somma richiesta come risarcimento del danno è di 5.500 miliardi di yen: si tratta della somma più alta finora richiesta in una causa civile in Giappone.
Gli azionisti hanno dichiarato che in caso di vittoria la somma sarà usata per aiutare le vittime dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima-1.

10. Chi fa causa ai controllori? Olympus

Passiamo all’altra società “calda” del momento: Olympus.

Oltre all’azione legale contro gli amministratori di cui abbiamo parlato qui, la società ha avviato un’azione legale contro i sindaci.
La commissione che indaga sui bilanci falsi ha ritenuto cinque sindaci responsabili di più di 8 miliardi di yen di perdite per non aver svolto adeguatamente il loro ruolo.
La somma richiesta ai convenuti è di 1 miliardo di yen.
Al contrario, la commissione ha ritenuto che KPMG Azsa e Ernst & Young ShinNihon, le due società di revisione contabile che hanno approvato i bilanci di Olympus nel periodo in questione, non siano responsabili in quanto abbiano lavorato secondo le procedure comuni e che fosse difficile per loro scovare il falso.

Oltre a queste, un azionista di Nara ha presentato azione legale contro 14 amministratori in carica e passati di Olympus per aver cercato di impedire che lo scandalo venisse scoperto, attraverso il licenziamento -maldestro- di Woodford. L’azionista aveva chiesto a novembre che i sindaci presentassero un’azione legale; nonostante una causa contro gli amministratori sia alla fine stata presentata, l’azionista ritiene che la richiesta non sia sufficiente in quanto non prende in considerazione il licenziamento di Woodford, e pertanto ha agito in prima persona. La domanda è di 1,34 miliardi di yen.

Aggiornamenti flash – TEPCO edition

Il prossimo articolo della serie sui risarcimenti di Fukushima è in preparazione, ma oggi bisogna dare un paio di aggiornamenti veloci su TEPCO.

Il governo giapponese, tramite il Ministro dell’economia, commercio e industria Yukio Edano, ha approvato il trasferimento a TEPCO di circa 900 miliardi di yen (8,3 miliardi di euro al cambio odierno). Si tratta della somma che, in un business plan (…) presentato al governo il 28 ottobre e qui illustrato dalla stessa TEPCO nei suoi punti fondamentali, la società aveva indicato come necessaria al fine di poter pagare i (primi) risarcimenti alle vittime dell’incidente nucleare secondo quanto indicato dalle linee guida.
La cifra che TEPCO dovrà sborsare si aggira infatti intorno ai 1011 miliardi di yen; 120 G jpy saranno pagati dall’assicurazione obbligatoria prevista dalla Legge sul risarcimento dei danni da energia nucleare, il denaro pubblico copre gli 880 miliardi mancanti.

Le perdite della società per il semestre aprile-settembre 2011 ammontano a 627 G jpy. Nonostante il denaro pubblico ricevuto, e alcune misure rivolte a tagliare posti di lavoro, stipendi, pensioni, e a razionalizzare le uscite, TEPCO prevede un passivo di 576 G jpy per l’anno fiscale in corso, che terminerà il 31 marzo 2012.

Si stima che i costi complessivi legati ai risarcimenti per l’incidente di Fukushima possano salire fino a 4.500 miliardi di yen (42 G eur) entro il 2013 e richiedere pertanto un ulteriore, pesante, intervento pubblico. Qui l’Economist porta 3 motivi per cui TEPCO dovrebbe essere nazionalizzata: per responsabilizzare la società sotto il piano finanziario, per evitare che il piano di tagli comprometta la sicurezza e per dimostrare che il governo non concederà più favori all’industria del nucleare.

Nel frattempo, 30 azionisti hanno presentato richiesta ai sindaci di TEPCO di agire in giudizio perché sia accertata la responsabilità dei 60 amministratori che si sono succeduti ai vertici della società negli ultimi 20 anni, e siano tenuti a restituire i 1100 miliardi di yen necessari per (questi primi) risarcimenti.
Nel caso i sindaci non agiscano entro 60 giorni, gli azionisti potranno presentare domanda al Tribunale di Tokyo. Le disposizioni di legge che permettono la presentazione di quest’azione sono contenute negli artt. 847 e ss. della Legge sulle società.