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Tag: pena di morte

Iwao Hakamada: vittima di uno dei maggiori errori giudiziari (conosciuti) del Giappone

Iwao Hakamada: vittima di uno dei maggiori errori giudiziari (conosciuti) del Giappone

L’ottimo errorigiudiziari.com traccia una breve ma toccante storia di Iwao Hakamada, la vittima di uno dei maggiori errori giudiziari del Giappone. Sottolineo “uno dei maggiori” poiché potrebbe darsi il caso di errori giudiziari che al momento non conosciamo, e di cui forse non sapremo mai. Iwao Hakamada era un ex pugile professionista. Aveva quasi 20 anni, quando fu arrestato. Era il 1968, lo accusavano di aver dato alle fiamme la fabbrica di miso (il tipico condimento giapponese derivato dai semi della…

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Pena di morte e errori giudiziari

Pena di morte e errori giudiziari

David T. Johnson ha pubblicato su Japan Focus una serie di tre articoli sulla pena di morte e sul problema degli errori giudiziari e condanne ingiuste in Giappone. Il primo contributo, Will Wrongful Convictions Be a Catalyst for Change in Japanese Criminal Justice?, scritto in collaborazione con Matthew Carney, presenta un video, toccante, che ritrae 3 famosi casi di condannati a morte dichiarati poi non colpevoli, e rilasciati prima dell’esecuzione, dopo anni passati nel braccio della morte: Iwao Hakamada, Kazuo Ishikawa e Toshikazu Sugaya….

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Aggiornamenti flash

Aggiornamenti flash

Primo caso in cui la Convenzione dell’Aia sulla sottrazione internazionale di minori è stata applicata in Giappone per riportare nel Paese di residenza abituale un minore (giapponese) che era stato illecitamente portato nell’Arcipelago (dalla madre giapponese). La bambina di 5 anni è stata restituita al padre, giapponese, residente in Sri Lanka. La Corte distrettuale di Fukui ha bloccato la riaccensione dei reattori nucleari della centrale di Takahama. Qui in inglese. Sul Manifesto ne ha scritto Marco Zappa. Giova notare la composizione…

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Giudici popolari vs. giudici togati II

Giudici popolari vs. giudici togati II

Tra i motivi dell’introduzione della giuria mista in campo penale (il saiban’in seido) vi era la volontà di giungere a decisioni più aderenti allo spirito e al comune sentire del popolo giapponese. Alcune voci critiche del sistema evidenziavano il rischio che, con l’introduzione dei giudici popolari avremmo assistito ad una più spiccata disparità tra pene comminate a soggetti condannati per casi analoghi (uno dei punti di forza del sistema penale giapponese è l’accuratezza nella quantificazione della pena, almeno per quanto riguarda i crimini…

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Aggiornamenti flash

Aggiornamenti flash

Per la prima volta, la Corte Suprema del Giappone ha confermato la sentenza di morte comminata da un collegio misto di giudici e saiban’in. In totale, le sentenze di condanna a morte comminate dai giudici popolari sono finora state 21, e quattro sono diventate definitive senza che vi sia stato un intervento della Corte Suprema. Qui l’Economist sulla pena di morte in Giappone. Ricordate il caso degli scommettitori professionisti sui cavalli? Questo articolo un po’ vecchio riassume la contesa tra scommettitori e…

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Suggerimenti per la lettura

Suggerimenti per la lettura

1. Ulv Hanssen, “Abe looks through legal loophole for collective self-defence” Ulv Hanssen (Doctoral candidate, Freie Universitat Berlin) ha scritto un breve articolo per l’East Asia Forum in cui mostra, basandosi su fonti in giapponese e su cablogrammi desegretati nel 2008, come la famosa decisione della Corte Suprema nel caso Sunagawa (1959), in cui si decideva della costituzionalità della presenza di truppe americane sul territorio giapponese, fu pilotata da influenze extra-giuridiche. In particolare, è documentato che il Presidente della Corte Suprema…

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La posta del giurista

La posta del giurista

Riceviamo, pubblichiamo con il consenso del mittente e volentieri rispondiamo: [Saluti] Mi chiamo XY, sono un laureando di Z. Da sempre molto appassionato della cultura giapponese, giuridica e non solo, ho deciso di dedicare la mia tesi al diritto giapponese e magari approfondire successivamente i miei studi in questa direzione.  Ammiro molto il suo lavoro e quello del professor Colombo. In queste ultime settimane ho passato in rassegna diversi articoli e pubblicazioni, tra le quali “Diritto dell’Asia Orientale” curato dal…

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Iwao Hakamada

Iwao Hakamada

Iwao Hakamada era in prigione da 48 anni. Quarantotto. Arrestato nel 1966, nel 1968 era stato condannato a morte per l’omicidio di una famiglia di 4 persone. La condanna era stata confermata nel 1980 dalla Corte Suprema. La legge dispone che le condanne debbano essere eseguite entro sei mesi da quando la sentenza diviene definitiva (art. 475 cod. proc. pen.). Tuttavia, affinché si proceda con l’impiccagione, è necessario l’ordine del Ministro della legge (ricordiamo ai lettori che nei Paesi dove vige…

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Aggiornamenti flash – Pena di morte edition

Aggiornamenti flash – Pena di morte edition

47 (quarantasette) anni dopo il delitto, spuntano nuove testimonianze che possono scagionare il sig. Hakamada, condannato all’impiccagione nel 1968 e da allora nel braccio della morte. Come già scritto, Iwao Hakamada detiene il non invidiabile record mondiale di detenuto che ha trascorso più tempo nel braccio della morte. La homepage del Japan Innocence & Death Penalty Information Center. Non aggiornatissimo, e non avendo letto tutto il materiale, non posso garantirne l’attendibilità al 100%. L’intento, in ogni caso, è lodevole. Le…

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Giudici severi, giudici clementi e uniformità dei giudizi

Giudici severi, giudici clementi e uniformità dei giudizi

Kazuo Ino nel 1988 uccide la moglie e dà fuoco alla propria casa, uccidendo così anche la figlia di 3 anni. Nel 1989, viene condannato a 20 anni di reclusione. Nel 2009 esce di prigione, e nel giro di sei mesi commette un altro omicidio. Nel giudizio davanti alla giuria mista, Ino viene condannato a morte. In appello, di fronte ad un collegio giudicante di soli giudici togati, la pena è commutata in ergastolo. Altra vicenda: un cittadino inglese viene…

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