Tra i vari avvisi e poster affissi nell’atrio della segreteria della Facoltà di legge dell’Università di Tokyo, questo manifesto spicca, anche per dimensioni:

Lasciamo perdere l’accuratezza delle informazioni riportate, il tono e lo scollamento tra la versione giapponese e quella inglese. Quest’ultima, più decisa e minacciosa. O forse è solo una questione di registro. Ad ogni modo, lasciamo perdere.
Vorrei invece partire dal manifesto per presentare un paio di riflessioni sul rapporto dei giapponesi con il diritto d’autore e sulla struttura dell’ordine sociale giapponese.

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