Iwao Hakamada: vittima di uno dei maggiori errori giudiziari (conosciuti) del Giappone

L’ottimo errorigiudiziari.com traccia una breve ma toccante storia di Iwao Hakamada, la vittima di uno dei maggiori errori giudiziari del Giappone.
Sottolineo “uno dei maggiori” poiché potrebbe darsi il caso di errori giudiziari che al momento non conosciamo, e di cui forse non sapremo mai.

Iwao Hakamada era un ex pugile professionista. Aveva quasi 20 anni, quando fu arrestato. Era il 1968, lo accusavano di aver dato alle fiamme la fabbrica di miso (il tipico condimento giapponese derivato dai semi della soia gialla) dove lavora, di aver ucciso il direttore, la moglie e i loro due figli, e di aver rubato dalla cassaforte 200 mila yen. Ma lui era innocente… Prosegue su errorigiudiziari.com

In precedenza ne avevo scritto qui, e in altri post con il tag Iwao Hakamada.

Il rapporto di Amnesty sui diritti umani nel mondo, 2013

Amnesty International ha pubblicato il Rapporto annuale 2013 sulla situazione dei diritti umani nel mondo.
Qui la panoramica sull’Asia e Pacifico, e qui le due pagine sul Giappone, che iniziano così:

Il sistema giudiziario giapponese è stato segnato da abusi e irregolarità negli interrogatori da parte della polizia.
Le autorità hanno continuato a respingere le richieste di giustizia per le sopravvissute al sistema di schiavitù sessuale militare del Giappone.
Sono riprese le esecuzioni dopo un’interruzione di 20 mesi.
Il numero di persone cui è stato accordato lo status di rifugiato è rimasto estremamente basso.

(grazie a Elena Falletti per la segnalazione via twitter)

La spontaneità delle dichiarazioni

Il 28 maggio, intorno alle 13:30, Hidemi Morimoto ( 森本秀美 ), 67 anni,  presidente dell’assemblea cittadina della città di Kawasaki, nella provincia di Fukuoka, è stato trovato moribondo in un’automobile, asfissiato dai fumi di un braciere a carbonella. Ricoverato ad un vicino ospedale, la sua morte è stata confermata un’ora dopo.

È stato un suicidio.

Morimoto era stato eletto al consiglio comunale nel mese di aprile, ma due suoi sostenitori erano stati arrestati il 25 maggio per la violazione della legge sulle elezioni.
Reato contestato: aver offerto una cena a una decina di persone durante la campagna elettorale.
Il medesimo giorno 25 maggio anche Morimoto era stato ascoltato dagli inquirenti, e le dichiarazioni “volontarie” erano proseguite anche il 26 ed il 27 per una decina di ore al giorno.
Il 28 maggio era in programma un altro turno di dichiarazioni, ma Morimoto non si presenterà.

Nel suo portabiglietti da visita è stato trovato questo messaggio:

“Verso le 7 di sera del 26 maggio, durante l’interrogatorio
hanno iniziato improvvisamente a essere violenti,
mi hanno aperto la bocca a forza, ho avuto veramente paura
È l’investigatore XY* della stazione di Tagawa”

*: il nome dell’investigatore non è stato divulgato ed è stato reso illeggibile nella foto del biglietto di Morimoto, qui sotto.


5月26日午後7時ぐらい
取調中 にとつぜん
私くしの口を上下に
ひきしゃくような暴力てきな
事になり本当にこわかった
XY 刑事です(田川所)

La famiglia sta valutando se presentare un’azione civile contro la stazione provinciale della polizia.
La polizia ha annunciato che condurrà un’indagine interna.