Uno passa mesi e mesi a fare ricerche e a scrivere sulla giuria mista, e poi la Corte Suprema dichiara che l’istituto, il saiban’in seido, è incostituzionale?
No, naturalmente non può finire così.
E infatti non è finita così.
Ieri la Corte Suprema del Giappone, riunita in seduta plenaria (15 giudici, Pres. Hironobu Takeuchi 竹崎博允) ha dichiarato che l’istituto della giuria mista è conforme alla Costituzione giapponese.
Il caso riguardava una cittadina filippina che aveva tentato di portare in Giappone 2 kg di droghe stimolanti sintetiche -in Giappone viene tutto catalogato sotto la categoria 覚せい剤 . Condannata in primo grado da una giuria mista del Tribunale di Tokyo, sezione di Chiba, la condanna fu confermata in appello da un collegio di 3 giudici togati.
L’imputata aveva dunque presentato ricorso alla Corte Suprema sostenendo che la giuria mista, istituto introdotto nel 2009, è incostituzionale poiché la partecipazione dei cittadini al collegio giudicante viola il suo diritto alla difesa ed il diritto ad un processo equo e imparziale. In particolare, la donna lamentava la violazione degli artt. 37, 76 e 80 della Costituzione giapponese.
La Corte non ha accolto il ricorso della donna, ha dichiarato che il sistema non viola le disposizioni della Carta fondamentale e ha confermato la condanna a 9 anni di carcere con lavoro duro e 4 milioni di yen di multa.
Qui la sentenza, pronunciata all’unanimità.
Si tratta della prima pronuncia della Corte Suprema in materia di saiban’in seido, ed è facile prevedere che assumerà un valore molto importante nel processo di revisione dell’istituto, programmato per il prossimo anno.
Sbrigatevi a vedere le immagini della Corte Suprema, prima che TBS le tolga:
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