I giapponesi che fanno causa (XIII)

I giapponesi che fanno causa (XIII)

27. Cattivi maestri?

Una ragazza ha citato in giudizio la sua scuola ed il maestro di judo, sostenendo che durante un allenamento sia stata punita a schiaffi e con una sbarra metallica, subendo lesioni al timpano sinistro.
La ragazza chiede ¥5 M (al cambio di oggi, circa €42.000) come risarcimento; scuola e maestro ammettono gli schiaffi ma negano i danni.

28. Mandarake: bisogna pagare gli straordinari

Un ex-dipendente di Mandarake, catena di negozi che vendono fumetti e altri articoli da otaku, ha citato in giudizio la società per pratiche scorrette di lavoro.
Questi i fatti: il contratto prevedeva un orario di lavoro dalle 12 alle 21 con 60 minuti di pausa, ma al dipendente era stato detto di presentarsi alle 11:20; dopo la chiusura del negozio si tenevano di solito uno o più riunioni, per cui spesso all’attore capitava di rincasare con l’ultimo treno. Per un periodo gli fu chiesto di passare la notte a lavorare in un negozio della catena a Ikebukuro e tornare poi la mattina al negozio dove era assegnato, ad Akihabara, per tre o quattro giorni alla settimana; ed altro ancora.
Lo straordinario non fu pagato. Il dipendente si licenziò e citò in giudizio la società.
Il dipendente ha vinto la causa. Il tribunale ha ordinato a Mandarake di pagare ¥2.233.606 come retribuzioni e ¥2.108.165 come sanzione (in totale, circa 35.000 euro): sostanzialmente sono state accolte in pieno le richieste dell’attore.
La sentenza del Tribunale di Tokyo, 11ma sez. civile, è del 16 novembre 2012, ma non è (ancora) disponibile online.
Secondo l’articolo, visto l’esito del processo, un altro dipendente ha presentato domanda per gli stessi motivi contro Mandarake. La società non commenta.

5 pensieri riguardo “I giapponesi che fanno causa (XIII)

  1. I 2 milioni di yen di indennizzo mi fanno pensare a tutti i casi di mia conoscenza (almeno tre) di licenziamenti ingiusti che si sono tutti conclusi con il pagamento della stessa somma. Sai per caso se c’è una ragione, oppure sono coincidenze?

    1. In totale però la sentenza ha liquidato 4,3 milioni, contando anche la sanzione.
      Mi sembra una coincidenza: se vedi l’articolo originale, in esso si mostra che l’ex-dipendente ha calcolato quanto gli fosse dovuto in base alle ore che aveva effettivamente lavorato

  2. Bella catena Mandarake, cara come vendere un rene e laida a livelli inimmaginabili….capisco che abbia fatto causa, stare tutto il tempo a sorbirsi i bavosi senza manco vedersi retribuire…..interessante anche il simpatico metodo educativo con sprangate a base di corpi contundenti in metallo; gia’ che c’era poteva legarla per i polsi e farla accomodare su di un legnoso cuneo appendendocela coi piedi che toccavano il suolo solo per le punte, in pieno shibari style. La voce ne avrebbe sicuramente tratto giovamento.

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