Aggiornamenti flash – Polizia giapponese edition

Aggiornamenti flash – Polizia giapponese edition

  1. L’immigrato illegale ghanese Abubakar Awudu Suraji morì a Narita, sull’aereo che avrebbe dovuto rimpatriarlo, mentre gli ufficiali dell’immigrazione cercavano di immobilizzarlo. Si sospettavano violenze arbitrarie da parte del personale dell’immigrazione ed il rinvio a giudizio di 10 ufficiali, ma il PM di Chiba ha deciso di non rinviare a giudizio. 「行為と死亡の因果関係はなく、行為は適法だった」”Non vi è rapporto di causalità tra gli atti e la morte, e gli atti sono stati legittimi”.
  2. Aggiornamento su come stanno procedendo i tentativi di introdurre la videoregistrazione delle indagini. I PM ribadiscono che la videoregistrazione intimidisce gli indagati, ostacolando così la ricerca della verità.
  3. Io penso che i limiti giapponesi in materia di alcool al volante siano troppo severi.
    È chiaro, e non si discute, che un ubriaco al volante è un pericolo pubblico e sia necessario in qualche modo prevenire queste condotte, ma un bicchiere di birra o di vino non rende ubriachi, e non inficia la capacità di guidare più di un deficit di sonno, più di medicine che inducono sonnolenza, o più del diffusissimo e tolleratissimo televisore sul navigatore: è vietato, e occorre fare una piccola modifica all’impianto dell’automobile, ma se ne vedono a dozzine per strada. Anche nei taxi.
    In questo quadro si inserisce la storia della poliziotta in maternità che evidentemente dopo aver bevuto tutta la notte, alle 6:40 di mattina, con la figlia di 5 mesi sul seggiolino nei sedili posteriori fa un incidente, durante gli accertamenti sente parlare di etilometro e scappa a piedi con la piccola in braccio, inciampa e cade, la abbandona lì e cerca di fuggire ancora ma viene alla fine arrestata con un tasso alcoolico di 0.9mg/ml.
  4. Non so se essere più indignato perché questo postino è stato tenuto in stato di arresto per 33 giorni sulla base di prove false, o se più sollevato perché alla fine la vicenda si è risolta con la sua scarcerazione, PM che chiedono l’assoluzione (!) e scuse ufficiali.

(sì, è il “drama” di TBS iniziato ieri)
(no, non l’ho visto, a casa mia non c’è TV, a meno che vogliate contare quella sul telefonino. ne sono venuto a conoscenza da pubblicità in metropolitana)

17 pensieri riguardo “Aggiornamenti flash – Polizia giapponese edition

  1. Ciao Luca! Volevo lasciare un commento in merito all’articolo 3.

    Premetto che – dal momento che non sono giapponese-non pretendo di capire i meccanismi di ragionamento e motivazioni che spingono gli autoctoni a formulare leggi,postille,statuti e regolamenti per darsi delle regole e quindi auto-regolamentarsi. Comunque sia, visto che in Giappone ci vivo e che mio figlio è italo-giapponese non posso forzatamente mettermi alle spalle le vicende di questo Paese. I macro-parametri e micro-parametri sono appunto lo spazio entro il quale ci si dovrebbe basare per autoregolarsi secondo regole stabilite di quando in quando.
    C’è chi ci riesce meglio di altri che non possono stare a ruota. E qui direi che ci incastra madre natura.

    Una siffatta normazione,rigida e applicabile alla parola, dovrebbe tutelare in questo caso i pedoni ,gli autisti e i trasportati. Tuttavia non si capisce il perché di tanto mirato accanimento certosino sulle quantità di ingestione alcolica quando sappiamo che la causa degli incidenti è collegata anche ad altri fattori quando i Giapponesi sono alla guida: stanchezza,deperimento psico-fisico, distrazione ,lettura di riviste pornografiche,utilizzo del cellulare, utilizzo del navigatore,utilizzo dello stereo,utilizzo della televisione,effusioni, grattamenti,esercitazioni d’inchino,soliloquio.

    Che queste misure draconiane facciano loro riflettere se sia il caso di cominciare un nuovo ragionare elicitante ,invece del più attuabile discriminante?

  2. I Giapponesi, intendo come legislatori ma anche come media o altro. Sembra che spesso arrivino ad eccessi esagerati.
    In Tutto.
    Esempi, anche banali, Gli Onsen erano misti, poi vennero i puritani occidentali con Meji, si scandalizzarono ed in giappone il 99,9% delle terme sono super rigorosamente separate.
    In Usa che mangiano un chilo di manzo a settimana a testa, ci furono casi di mucca pazza senza conseguenze, Ma in giappone a distanza di 20 anni continuano a essere fiscalissimi e pignoli sulla carne USA.
    Ma anche gli ultimi casi del fegato crudo(mi sembra), prima era un cibo normale adesso e’ vietatissimo.
    Ma anche per fumare, ok non fumare dentro l’aereoporto, ma vietare fuori e mettere gabbie 3×2, e una assurdita’, e poi il tabacco smokeless( fiuto, snus, dip, dry, mois ecc, non si vende proprio)

    1. Mi considerai uno che aggiunge benzina al fuoco ma se tu conoscessi meglio la storia del Giappone ti slanceresti in ben più ardite conclusioni.
      Cito un fatto per stimolarti: Anni fa,mica secoli eh! mentre la popolazione indigena era affaccendata tutt’intorno ad un modello perfettivo sull’igiene,e quindi nient’altro primariamente poi che riflettere sul numero di ciabattine da dislocare lungo il percorso che va dall’interno della abitazione(leggi catapecchia) al bagno passando per eventuali antibagno e altro, nello stesso periodo gli “Yobanjin” pisciavano sulle guide delle porte scorrevoli per poter sorprendere la ragazza da stuprare. Il piscio serviva a far scorrere meglio la porta cosicché la pulzella potesse essere sorpresa nel sonno.

      Se i fatti sociali seguono questo corso,allora possiamo figurarci quelli legali,visto che le teste sono le stesse,no?

      Mi sbaglierò ma qui potremmo dimenarci sul significato della parola coerenza.

      1. In fatto di coerenza pensa un po’ in Italia i paesi dove ci si vanta di avere un grande cuore, una grande ospitalità e altruismo sono quelli in cui le mafie, un popolo barbaro, la fanno da padrone, sono le stesse terre dove la popolazione assiste muta ad una faida di figli e figlie.
        In Italia il partito secessionista che ha fatto dell’essere nati in terra piana una dote di morale è altamente colluso con quelle mafie, con quel popolo invasore, di cui prende le tanto le distanze con folclore e ridiculume.
        Quindi anche la coerenza forse non è una umana dote, o forse la si dovrebbe circostanziare, anche il singolo è nomato imbecille quando non decide di cambiar opinione in senno di una superiore coerenza.

        1. Ci penso e vengo a capo che La Legge e quindi l’Arma combatte e muore per tutelare il cittadino. Prova a contare quanti carabinieri ( e magistrati ,giudici,ecc) sono morti per combattere la malvivenza in Italia,e poi fai un confronto con il Giappone. Indi potrai trarre le conclusioni oggettive. Per quelle soggettive fidati delle tue proprie che io mi fido delle mie. Quanto a coerenza qui si prende un punto,no?

  3. lo è quanto l’Italia con la differenza che in Italia la gente protesta… il caso Aldrovandi vi dice niente? Quanti casi Aldro ci sono in Giappone in cui le vittime sono state zitte per timore o minacce belle e buone?

    1. Credi che il caso Aldrovandi sia uscito alla ribalta per il fatto che la giustizia ha fatto il corso?
      Quali sono i casi Aldro a cui ti riferisci in Giappone?
      Ti faccio notare che molti extracomunitari detenuti senza che vi sia stato celebrato un processo in Italia sono morti in circostanze cruente senza che questo abbia portato a risorgimenti popolari o gogne pubbliche, noi italiani dovremmo imparare a scendere un po’ dallo “scanno” su cui ci poniamo e capire che nonostante le differenze culturali la perfezione non esiste in nessun posto e anzi posso affermare, senza paura di smentita, che è vero il contrario tutti i paesi sono imperfetti e l’ingiustizia regna sovrana dove più e dove meno.

      1. Beh, visto che la perfezione non sembra far parte della natura umana,direi che il punto è proprio quel “..dove più e dove meno”.

        1. E credo che anche quel “..dove più e dove meno” sia relativo.
          Se escludiamo quegli animi sensibili che mostrano empatia per l’altrui “sfortune”, la maggioranza di una popolazione vuole ignorare le ingiustizie che affliggono chi per ragioni di faces, genere, orientamento sessuale o religione è diverso.
          Chi nel mezzo del suo dantesco cammino si imbatte in una di queste piaghe allora svilupperà quell’animo sensibile di cui sembrava essere privo.
          In Italia gli extracomunitari, e tra questi metto anche i Giapponesi naturalmente, sono discriminati. E allora? Ripropongo la mia domanda: dove sono le sollevazioni popolari degli italiani in difesa di questa terribile ingiustizia?
          Se accettiamo che un ingiustizia sia perpetrata nel ns paese unicamente perchè non ci riguarda, perchè ci stupiamo di essere discriminati all’estero?

          1. Credi quello che ti pare. In quel “dove più e dove meno” io ripongo tutto il busillis.
            Mi sembra che la discriminazione non conosca confini.

            Sui sollevamenti popolari io non ho fatto menzione. Mi sembra che in Italia ce ne siano stati nel passato però,e se qualcosa succede nel passato possiamo aspettarcelo ancora nei giorni a venire! Simile cosa è avvenuta in Giappone? L’opinione pubblica si fa sentire nei casi di Espatriati rinchiusi nelle carceri giapponesi? Se ne parla per la strada?Nei bar?Nelle piazze? Nei ristoranti? nelle case? D’altronde le piazze non ci sono. Rimangono i ristoranti e i mezzi pubblici.Puoi immaginarti che discorsi costruttivi sulle leggi e la società possano ivi scaturire!
            Un ripassino sulle cause tangenti che hanno interessato direttamente questo Paese no?

            P.S Mica si andrà a rifinire ancora dal ceramista o a far critica incompetente a Marinetti?

          2. Ci mancherebbe che ho bisogno del tuo permesso per credere a qualcosa.
            Ora accertato che il Giappone e/o i giapponesi non ti sono molto simpatici se decidi di mantenere il discorso su uno scambio pacifico e “più o meno” oggettivo sono disponibile, se diversamente devo discutere con te sul fatto che in Giappone non ci sono piazze non accetto l’invito.
            La tua esperienza personale, per quanto condivisibile mi reca dispiacere e pena dal profondo del cuore, non per questo posso però condividere il tuo argomentare sferzante.
            Forse le persone e gli ambienti che frequenti in Giappone non incontrano argomenti a te cari? se così mi dispiace molto per te.

  4. Siamo decisamente su fronti d’opinione diversi.
    Hai accertato poco.Dai retta!

    No,decisamente noi non siamo fatti l’un per l’altro! Tu poi continuare per conto tuo e io per conto mio,ignorandoti. Va bene così?

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