Il caso dell’omicidio dell’impiegata di TEPCO si riapre!

Il caso dell’omicidio dell’impiegata di TEPCO si riapre!

Quasi un anno fa avevamo parlato del caso dell’omicidio dell’impiegata di TEPCO.

La notizia di oggi, che ha fatto il giro del Paese giustificando anche un’edizione straordinaria gratuita dei maggiori quotidiani nazionali, è che l’Alta Corte di Tokyo ha deciso la riapertura del caso, e la sospensione dell’esecuzione della pena per Govinda Prasat Mainali, in carceree dal 1997. Il Pubblico Ministero non ha gradito e ha presentato opposizione contro la riapertura del processo e contro la sospensione dell’esecuzione della pena. Sull’opposizione alla riapertura del processo deciderà la V sez. dell’Alta Corte di Tokyo, Pres. 八木 正一 (Shoichi Yagi), mentre sulla sospensione dell’esecuzione della pena l’Alta Corte ha già deciso: l’opposizione non è stata accolta, per cui Prasat Mainali uscirà dal carcere di Yokohama.
Per finire all’immigrazione: certo, perché essendo cittadino nepalese, ed essendo scaduto il visto, dovrà essere rimpatriato forzatamente.

Il fatto che Govinda sia rimpatriato senza nemmeno aspettare la riapertura del processo la dice lunghissima. Come la dice ugualmente lunga l’opposizione strenua del PM alla revisione e alla scarcerazione provvisoria.

Ha presieduto il collegio dell’Alta Corte di Tokyo in questa decisione sulla riapertura del processo il giudice Shoji Ogawa ( 小川 正持 ) della IV sezione.

Il presidente del collegio che nel 2000, ribaltando la sentenza di non colpevolezza emessa in primo grado, aveva condannato all’ergastolo il sig. Prasat Mainali, si chiamava Toshio Takagi ( 高木 俊夫 ).
A quanto risulta da diverse fonti online, il giudice Takagi era lo stesso giudice che il 9 maggio 1996 rigettò l’appello del signor Sugaya nel caso di Ashikaga, confermando così la sua condanna. Il signor Sugaya è stato dichiarato non colpevole nel 2009, in seguito a più accurate analisi del DNA.
Il giudice Takagi era Presidente del collegio anche nella decisione del 1999 sulla seconda richiesta di riapertura del giudizio nel controverso caso di Sayama. Richiesta rigettata.

Il giudice Takagi ha scritto nel 1988 un libro di testo per la scuola di abilitazione alle professioni forensi, sull’efficacia probatoria delle prove acquisite illegalmente. Il libro è stato scritto a quattro mani, insieme a Toshikazu Obuchi, Presidente del collegio del Tribunale di Tokyo che nel 2000 avrebbe assolto Prasat Mainali in primo grado.

Il giudice Takagi è stato insignito dell’Ordine del Sacro Tesoro di Seconda classe nel 2007, ed è morto nel 2008.

Ed infine una chicca di giornalismo giudiziario. Ecco come si chiude l’articolo del Tokyo Shinbun:

お断り 東京電力女性社員殺害事件でゴビンダ・プラサド・マイナリ元被告が釈放され、無罪の可能性が高まったため、ゴビンダ・プラサド・マイナリさんに呼称を変更します。

Nota: dal momento che l’ex-accusato per il caso dell’omicidio dell’impiegata di TEPCO, l’indagato Govinda Prasat Mainali è stato scarcerato e sono cresciute le possibilità di sua non-colpevolezza, d’ora in poi lo chiameremo semplicemente Sig. Govinda Prasat Mainali.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=9QZOHzWLF9w]

PS: se il video non si vede, provate a cliccare su “Guarda su YouTube”.

2 pensieri riguardo “Il caso dell’omicidio dell’impiegata di TEPCO si riapre!

  1. L’espulsione ovviamente, tra le altre cose, gli pregiudicherà la possibilità di rifarsi contro l’Alta Corte di Tokyo per ottenere un risarcimento per tutti gli anni che gli hanno fatto trascorrere rinchiuso a Yokohama, vero?

    1. Non credo sia necessario essere presente per presentare azione di risarcimento, penso sia sufficiente dare mandato all’avvocato che lo ha seguito per questi lunghi anni. Ma starò attento a notizie in merito.

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