I giudici della Corte Suprema (VI)

I giudici della Corte Suprema (VI)

Avevamo appena fatto in tempo a terminare le presentazioni tutti i giudici della Corte Suprema, che ne sono stati nominati tre nuovi. Il 13 febbraio il giudice Masaharu Ohashi è subentrato al posto di Kohei Nasu nel Terzo Collegio; il 1 marzo il giudice Yoshiki Yamaura ha preso il posto di Koji Miyakawa nel Primo Collegio; l’11 aprile il giudice Yoshinobu Onuki ha sostituito il giudice Yuki Furuta nel Secondo collegio.

Il giudice Miyakawa aveva espresso ripetutamente la sua opinione dissenziente nelle sentenze recenti in materia di inno nazionale e obbligo per i docenti di alzarsi e cantare Kimigayo. La Corte aveva ritenuto l’obbligo non in contrasto con la Costituzione e le misure punitive entro l’ambito di discrezionalità attribuito alle autorità pubbliche, ma Miyakawa si era dichiarato a più riprese contrario a questa interpretazione, che secondo lui comprimeva in maniera eccessiva la libertà di pensiero dei docenti.
Vedremo se e come il giudice Yamaura, ex avvocato come Miyakawa, proseguirà questa giurisprudenza.

Ultima nota: il sito della Corte Suprema ha modificato gli indirizzi delle pagine dei giudici, per cui i links nelle pagine precedenti non funzionano più.
La lista aggiornata dei giudici, con i links funzionanti è qui.
Le pagine dei giudici non più in carica, come ad esempio Miyakawa, sono state eliminate. Sparite. No comment.

Procediamo dunque con i primi due nuovi giudici.
Per il giudice Onuki, pazientate fino al prossimo post, sperando che nel frattempo la pagina piuttosto scarna si arricchisca di qualche particolare.

Masaharu Ohashi ( 大橋 正春 )

Nato il 31 marzo 1947.
Nel 1969 si laurea in giurisprudenza presso l’Università di Tokyo e nel 1970 supera l’esame per le professioni forensi. Nel 1972, terminata la pratica, si iscrive al Primo Ordine degli Avvocati di Tokyo. Nel 1985 diventa presidente della Commissione per i danni ambientali della Federazione degli Ordini degli avvocati del Kanto. In seguito, fino al 2008 farà parte e ricoprirà cariche nelle commissioni della Federazione degli Ordini degli avvocati in materia di assistenza giuridica, riforma del sistema giuridico, formazione dei giuristi, diritti umani, proprietà intellettuale. Nel 2003-2004 è coordinatore della Commissione della Corte Suprema sulla pratica formativa, e della Commissione di studio sul test di ammissione alle professioni legali presso il Ministero della Giustizia.
L’ultima carica ricoperta, nel 2010, è quella di Presidente della Commissione speciale di studio del Primo Ordine degli avvocati di Tokyo sui problemi della procedura civile.
È nominato giudice della Corte Suprema il 13 febbraio 2012.

Cos’è essere un giudice per lui:

“Considerare la poliedricità delle cose, porgere l’orecchio alle diverse opinioni con atteggiamento aperto, cercare fino alla fine una via più giusta, rendere giudizio con coraggio. In questo modo voglio affrontare con integrità ogni giudizio, uno per uno.”

Motto preferito: 「剛毅朴訥近仁」 (Forza, semplicità e virtù ?) 

Libri preferiti: dichiara di avere una predilezione per le storie che hanno come protagonisti avvocati o giudici, e tra queste ama le storie del barrister inglese Rumpole.
Altri libri: 「史記」(Shi ji, “Memorie di uno storico“「天皇の世紀」(Tenno no seiki, opera storica sul periodo Meiji di Jiro Osanaragi), e
「竜馬がゆく」, la storia di Ryoma Sakamoto che abbiamo già visto tra le letture preferite di altri giudici, tra i quali proprio il giudice Kohei Nasu che Ohashi ha sostituito. Naturalmente non si vuole insinuare che i giudici vengano scelti in base alle loro preferenze letterarie. L’ultimo libro citato è in inglese: “Becoming Justice Blackmun: Harry Blackmun’s Supreme Court Journey” di Linda Greenhouse.

Hobbies: ascoltare il rakugo, film stranieri su temi giudiziari, e la produzione di artifatti in ceramica.

Yoshiki Yamaura ( 山浦 善樹 )

Nato il 4 luglio, 1946.
Nel 1969 si laurea in giurisprudenza presso l’Università Hitotsubashi di Tokyo, tre anni dopo supera l’esame per le professioni forensi, e nel 1974 si iscrive all’Ordine degli Avvocati di Tokyo.
A partire dal 1979 svolge incarichi e ricopre cariche collegate alla formazione degli studenti ammessi alla scuola per le professioni legali, in materia di diritto e procedura civile. Nel 2001 è Presidente della Commissione per la formazione in procedura civile dell’Ordine degli avvocati di Tokyo e Presidente dell’Associazione giapponese di procedura civile.
Nel 2004 è professore alla Law School dell’università Yamanashi Gakuin, nel 2008 alla Law School dell’Università di Tsukuba, e nel 2011 alla Law School dell’Università Chuo.
È nominato giudice della Corte Suprema il 1 marzo 2012.

Cos’è essere giudice per il giudice Yamaura:

Da avvocato mi chiedevo se i cittadini fossero veramente difesi dalla legge, e se fosse garantito sostanzialmente il diritto di ricevere un processo.
Come nello shogi, quando si gioca con un handicap non è possibile valutare la vera forza di un giocatore, allo stesso modo per realizzare la giustizia attraverso il diritto è necessario realizzare un’eguaglianza delle armi tra le parti. In particolare, il problema è costituito dai problemi di asimmetria di informazioni tra le parti, indipendentemente dal fatto che le garanzie procedurali siano in campo civile o penale. Voglio sempre sforzarmi di pensare come le garanzie procedurali possano diventare una realtà sostanziale.

Frasi preferite: “Affrontare tutti i casi con l’attrezzatura pesante”, cioè un invito a non prendere sottogamba nessun caso, e “Anche gli esperti all’inizio sono stati dei principianti”.

Libri preferiti: oltre a 「赤ひげ診療譚(Storie del medico Barbarossa) di Shugoro Yamamoto, Siddartha di Herman Hesse ed Il secondo sesso di Simone de Beauvoir, ama i libri su Mozart. Ai tempi dell’università aveva apprezzato Courts on Trial di Jerome Frank.
Hobbies: birdwatching (è membro dell’Associazione giapponese uccelli selvatici), e naturalmente Mozart:

モーツァルトが大好きです。仕事で疲れたときなど,モーツァルトを聞くと,モーツァルトさんが隣に座って話しかけてくれるから不思議です。

Amo Mozart. Quando al lavoro sono stanco sono stanco per il lavoro, ascolto Mozart e Mozart siede al mio fianco e mi parla, è una misteriosa meraviglia.

(puntata precedente)                                                                                               (continua)

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