Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (II)

Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (II)

6 ottobre 2009

Esco di casa alle 9:12, arrivo al campus alle 9:55. Meglio arrivare un po’ prima. L’aula è chiusa a chiave. Nell’edificio n. 2 di Giurisprudenza e Lettere, dove di solito si tengono i seminari, le chiavi dell’aula si prendono in segreteria dando come garanzia la propria carta dello studente. Nel caso del Law School Building non ho idea di dove siano tenute le chiavi. Confido nel fatto che arrivi qualcuno che lo sappia. Mi allontano a leggere in un angolo e infatti quando torno dopo 10 minuti, l’aula è aperta.

Non c’è nessuno dentro, solo un computer portatile a tenere il posto di chi ha aperto la stanza. Ce ne ricorderemo in seguito, parlando di territorialità tra gli animali. Prendo posto e arrivano due ragazze, poi un ragazzo. Mentre scribacchio qualche appunto entra il professore.

L’aula è di medie dimensioni, rettangolare; una fila di banchi corre parallelamente ai muri in modo che nessuno dia le spalle a nessuno. Una sorta di tavola rotonda, ma quadrata, con il vuoto in mezzo. Sul lato corto, dalla parte della finestra vi sono due grandi schermi piatti e un apparato audio/video. Il professore si siede sul lato lungo, con due grandi lavagne bianche alle spalle.

– Dunque, questo è il corso di lettura di materiali di diritto comparato. Leggeremo il libro del prof. Rodolfo Sacco, «Anthropologie Juridique». Il prof. Sacco è Professore Emerito dell’Università di Milano… no scusate, di Torino, è una figura centrale del diritto comparato in Italia, e qui c’è qualcuno che ce ne può parlare meglio… Ortolani?

Tocca a me. Prendo la parola. Un po’ me l’aspettavo, ma non mi è sembrato il caso di preparare una presentazione scritta e leggerla, parlerò a braccio. Rispondo illustrando brevemente la vita ed il percorso del prof. Sacco, e le sue opere principali. Nel frattempo la mia vicina mi passa i materiali del corso. Come capita di solito nei seminari di questo tipo, il docente si è occupato di prepararci gli estratti delle 30-35 pagine che, secondo una previsione piuttosto ottimistica, andremo leggere.

Finito di parlare apro l’estratto e, dopo l’indice riprodotto per intero, vi è il capitolo 12, Les biens et les services. Sarà questo l’argomento del corso.

Nel frattempo ha ripreso la parola il professore. Spiega cosa sia l’antropologia giuridica, e cita alcuni nomi di studiosi che se ne sono occupati, da diverse angolature: Norbert Rouland per la Francia, Jacques Vanderlinden per il Belgio, Masaji Chiba e Yoshiyuki Noda per il Giappone.

– Vedo che avete già tutti frequentato almeno una volta i miei seminari quindi non sarebbe il caso che vi dica che si procederà come al solito, ad ogni modo, ripetere non fa mai male: ogni settimana non c’è bisogno che prepariate tante pagine, un paio dovrebbero bastare. A turno, ciascuno leggerà a voce alta un paragrafo, lo tradurrà e lo commenteremo insieme. Vedo che avete tutti uno di quei marchingegni, il dizionario elettronico… non credo che siano dei buoni strumenti e non mi sento di consigliarli… Non è meglio il dizionario tradizionale di carta, che permette di leggere il contesto, gli esempi, le definizioni? E poi vedendo una cosa a stampa, la si apprende meglio che a schermo. Ce ne sono molti…

…e nel frattempo circola un foglio con la lista dei materiali consigliati: Le petit Robert de la langue française, Le Robert encyclopédique des noms propres, Littré, Robert, Trésor, dizionari etimologici della lingua francese, dizionari dei sinonimi, dizionari di latino e di greco, ed infine dizionari giuridici francesi monolingua e dizionari giuridici francese-giapponese. Di tutti, e del perché sia opportuno consultarli, il professore offre una sommaria spiegazione.

– La prossima settimana, scusatemi, non ci sarà lezione perché ho un impegno fuori Tokyo. Inizieremo quindi tra due settimane. Per oggi direi che è tutto, andiamo avanti senza affannarci, cioè, non fraintendiamoci: cerchiamo di procedere con un buon ritmo ma questa non è una delle aule qui di fianco!

Il riferimento non può che essere indirizzato ai giuspositivisti della Law School.

Sono le 10:55, la lezione di oggi è finita.

(puntata precedente)                                                                                                       (continua)

3 pensieri riguardo “Leggere Antropologia giuridica di Rodolfo Sacco a Tokyo (II)

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