Aggiornamenti flash – Yakuza edition

Aggiornamenti flash – Yakuza edition

Premessa: i media giapponesi non usano praticamente mai il termine “yakuza”. Mi pare che vi sia una diffusa ritrosia ad usare quella parola, esclusi forse i casi in cui si tratta di film sulla yakuza, genere abbastanza in voga.
Il termine usato, e che usa anche la legge è 暴力団 ( boryokudan, lett. “gruppo violento”). Ma se io traduco “gruppo violento” lo capiamo in 3, quindi qui si usa “yakuza”.

  1. L’Agenzia del turismo ha inserito nel “Contratto modello per le strutture alberghiere”, al quale si rifanno circa 2460 hotel e ryokan in tutto l’Arcipelago, una clausola che prevede il rifiuto di dare albergo a membri della yakuza. L’Agenzia della polizia di Tokyo ( 警視庁 ) aveva chiesto nel 2006 che tali clausole fossero inserite nei contratti di albergo.
    Le strutture associate all’Associazione degli onsen di Arima, nei pressi di Kobe, città dove ha sede lo Yamaguchi-gumi, hanno già incorporato nei loro contratti una clausola che recita così: “Potrebbe non essere dato albergo a persone collegate con la yakuza”.
  2. Shinsuke Shimada (alle anagrafe Kimihiko Hasegawa), volto notissimo della TV giapponese, il 23 agosto ha dichiarato il suo ritiro dalle scene in una conferenza stampa tenuta insieme al presidente dell’agenzia che lo gestisce, la Yoshimoto Kogyo.
    Il motivo: si è scoperto che Shimada intratteneva stretti rapporti con membri di alto livello della yakuza. I rapporti sorsero, si dice, quando diversi anni fa Shimada in un suo programma offese i membri di un gruppo di estrema destra, che iniziarono a tormentarlo con sfilate e chiasso sotto casa. Per risolvere il problema Shimada chiese aiuto ai gangster, e lo ottenne. Da lì la relazione proseguì. Pare che siano in corso indagini su Shimada, ed è probabile che vi saranno rivelazioni ulteriori.
    Al momento il fatto di intrattenere rapporti con membri della yakuza non è di per sé reato, ma il mondo dello spettacolo sta cercando di allontanarsi e di ripulire la propria immagine dai sospetti, che casi come questo confermano, di rapporti un po’ troppo amichevoli con personaggi e organizzazioni discutibili.
    Qui un servizio sulla conferenza stampa:[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=5T8WnJAVXzg]

17 pensieri riguardo “Aggiornamenti flash – Yakuza edition

  1. Ma dai, Shimasa Shinsuke… chi l’avrebbe mai detto!
    Non mi stupisce per niente invece leggere che i giapponesi non chiamano la yakuza usando il termine yakuza. Omerta’ di stato, lol.

    1. Non ho TV in casa dal 2006, ma prima mi capitava di dare uno sguardo ogni tanto al programma di Shinsuke “Pareri legali (行列のできる法律相談所 , lett. Studio legale che si fa la fila)” e il tizio non mi ha mai ispirato simpatia.
      Tralaltro aveva come ospite fisso l’attuale sindaco di Osaka, Toru Hashimoto: un altro simpaticone.

  2. Senti ma a proposito di alberghi ho una domanda, visto che magari lo sai: ma la richiesta dell’alien card quanto ti fermi in un hotel (mentre ai giapponesi non è richiesto alcun documento) è supportata da una qualche legge?

    1. Sugli alberghi lo specialista è Debito Arudo!
      Per quanto ne so, a meno che ci siano stati cambiamenti recenti, la legge prevede che chi è residente in Giappone debba solo fornire il suo indirizzo giapponese. Il passaporto è richiesto ai non residenti. Quindi, se ti chiedono qualcosa basta che rispondi “Io abito in Giappone”. Io faccio sempre così e nessuno ha mai avuto niente da ribattere.
      Il fatto che chiedano il gaikokujin torokusho è indizio di ignoranza o mala fede, perché quello ce l’hanno solo i residenti.

      1. Il passaporto è richiesto ai non residenti.
        Tranne nei love hotel (anche nel caso si opti per lo “stay”), e non sono nemmeno attrezzati con il moduletto tipico degli alberghi dove va segnato da dove si viene e dove si ha intenzione di andare al termine della permanenza.
        Quindi: o nei l.h. se ne fregano bellamente oppure mi viene il dubbio che non rientrino nella definizione di “albergo”, a naso mi verrebbe da dire la seconda…

        1. Ottima osservazione e intuizione corretta: agli alberghi “normali” si applica la Legge sui ryokan ( 旅館業法 ), mentre ai c.d. love hotel si applica la Legge sulla regolamentazione e l’appropriatezza/miglioramento dell’attività delle imprese del divertimento (…): 風俗営業等の規制及び業務の適正化等に関する法律 , di solito nota come Fuzoku eigyo ho.

  3. Ciao, ho scoperto da poco il tuo blog e me ne sto nutrendo avidamente^^
    Visto il tema del post mi potresti dare una veloce delucidazione? Come sono considerati a livello giuridico i vari clan della yakuza e tutti i loro affiliati? Essendo appunto un’organizzazione non certo umanitaria mi pare abbastanza sconcertante il livello di esposizione dei suoi membri non solo nella vita pubblica (so che sono i maggiori organizzatori delle feste di quartiere) ma anche a livello mediatico: negli anni ’80 fecero anche un collegamento live del telegiornale per seguire un incontro tra i vari boss dei clan. Insomma per farla breve, come è possibile che la polizia conosca il luogo di residenza dei vari clan e i nomi dei suoi affiliati e non faccia niente?
    Scusa la valanga ma sono anni che mi arrovello su questo punto e avere una spiegazione tecnica mi farebbe davvero piacere.

    1. In breve: il fare parte di un’organizzazione non è di per sé configurato come reato, quindi non può essere perseguito penalmente. La Legge contro la yakuza del 1992 ( 暴力団員による不当な行為の防止等に関する法律 , più nota come “Botaiho”) prevede procedure per classificare determinati gruppi come “gruppi violenti”, i loro membri come appartenenti ai gruppi e una serie di misure amministrative che proibiscono a tali soggetti di condurre determinate attività. Nei rari casi di trasgressione possono scattare sanzioni penali.

    1. Gianluca, grazie del commento!
      quello che citi mi pare un buon articolo, anche se non mi sembra dica niente di nuovo. La parte storica riprende sostanzialmente Hill, The Japanese Mafia. Le altre notizie, in particolare quelle sulla risposta all’11 marzo, mi sembrano in linea con quanto comparso sui giornali in quel periodo, in particolare sulla stampa straniera. Dal mio punto di vista, il problema di questo tipo notizie è che per ovvi motivi non possono essere sempre verificate, e più sono “esotiche” più attirano curiosità e lettori, per cui bisogna stare attenti a non farsi rifilare versioni “romanzate” in vari modi.

  4. Grazie a te, Andrea, per le tue impressioni. In effetti, concordo sulla ricerca del tono “romanzato” presente in molta letteratura straniera sulla Yakuza. Non conoscevo il libro di Hill, che ho prontamente recuperato: ti ringrazio, quindi, per il consiglio.
    Buon lavoro!

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