ti accorgi di aver vissuto un po' di tempo in Giappone quando:
vedi finalmente una ambulanza
che va veloce e commette delle infrazioni;
è così normale vedere donne in giro con l'ombrello in pieno sole;
ti accorgi che gli altri gaijini fanno cose improbabili con le bacchette (tipo mangiarci un frutto, cosa che manco i giapponesi ovviamente)
inizi a cantare sotto
la doccia "yaaakiii-moooooo ishiyaaa-kiiimoooooo,,, yaaakiiitateeeééé
eee" (questa se la capiscono in due è tanto);
anche tu inizi ad avanzare
il brodo del ramen;
credi di aver visto la
macchina più truzza della tua vita proprio di
fianco ad akihabara (per la cronaca, l'auto è una renault clio e la
foto è stata fatta col telefonino, che è uno dei più sgalfi, ora vendono
quelli con le digicam da 2MP);
non hai lo specchio con
te, usi la fotocamera del telefonino;
un tramonto sull'oceano
pacifico o dietro le gru dei grattacieli in costruzione ad akihabara
hanno per te la stessa carica emotiva;
inizi a inventare anche
tu del wasei
eigo (ciccando in pieno naturalmente);
riesci a guardare il baseball
per più di 30 secondi;
quando ti dicono di un
posto ti viene subito da chiedere: "sì, ma vicino
a che stazione è?";
mangi una polpetta di riso e ritieni di aver
fatto pranzo;
i karaoke non sono più tutti
uguali per te;
foderi tutti i tuoi libri;
anche se sei già seduto,
quando in treno si libera un posto all'estremità di un sedile, ti
ci sposti subito;
ti stupisci (e ti dà anche
un po' fastidio, diciamocelo) che i negozi ogni tanto possano chiudere;
ti svegli, guardi le previsioni
del tempo su internet;
vedere un altro gaijin
ti mette in imbarazzo;
ti siedi sulla metro,
in qualsiasi momento della giornata dormi e riesci a svegliarti giusto
alla tua fermata;
inizi ad appenderti/appiccicarti
le cose al cellulare;
(per gli uomini) inizi
a girare con una borsa perché "è comoda, ci metto un libro per quando aspetto
la metro. sì, è semivuota ma potrei sempre comprare qualcosa";
in biblioteca non provi
nessuna remora a toglierti le scarpe;
in biblioteca non provi
nessuna remora a dormire.
ti accorgi di aver vissuto troppo poco tempo Giappone
quando:
non capisci ancora perché in certe stazioni sulle scale bisogna tenere la sinistra ed in altre la destra;
accendi la tele e provi
a sentire il telegiornale. con gli occhi chiusi non capisci niente, o quasi;
continui a chiederti il
perché dei sonaglietti appesi ai cellulari;
ti svegli, guardi le previsioni
del tempo su internet. danno nuvoloso. ma non ti fidi al 100%, potrebbe
piovere,
dai un'occhiata fuori,
sono le
7:30 di mattina, chissà. un ombrello te lo porti dietro comunque,
per sicurezza. bene, in metropolitana sei
L'UNICO
su centinaia
di persone ad avere un ombrello in mano (naturalmente poi non ha piovuto);
non riesci ancora a dormire
in piedi sulla metropolitana;
ti accorgi di essere tornato in italia quando:
il tempo che aspetti l'autobus ti sembra interminabile;
devi stare attento a dove cammini;
vedi lampi, e pensi a flash di macchine fotografiche;
ti irrita la gente che parla al telefonino sull'autobus;
dopo mangiato hai sempre una sete terribile;
su 5 volte che prendi il treno su tratte diverse, 5 volte arriva in ritardo...